Missione umanitaria in Senegal. Un tetto per la scuola di Saré Boyli ’Gocce di sorriso’ torna in campo

Il cardiologo Bonetti lavorava in ospedale a Fivizzano, poi la scelta di cambiare totalmente vita "La prima parte del centro, con aule e biblioteca, è completata. Ora dobbiamo fare un altro passo".

Missione umanitaria in Senegal. Un tetto per la scuola di Saré Boyli ’Gocce di sorriso’ torna in campo

Missione umanitaria in Senegal. Un tetto per la scuola di Saré Boyli ’Gocce di sorriso’ torna in campo

‘Diamo un tetto alla scuola dei bambini di Saré Boyli’. Il tetto è qualcosa di semplice, ma in Africa può diventare fondamentale, per proteggersi dal sole, ma anche da vento e pioggia. Siamo in Senegal, dove opera dal 2018 l’associazione ‘Gocce di sorriso’, guidata da Massimo Bonetti, un cardiologo che ha lavorato per anni all’ospedale di Fivizzano. Poi la decisone di stravolgere la propria vita, lasciando il lavoro, ora si dedica a visite ambulatoriali, per mettere anima e corpo in progetti umanitari. ’Gocce di sorriso’ conta persone provenienti da diverse realtà associative che hanno alla base il servizio nel senso gratuito del termine.

Molti hanno già esperienza di progetti sul territorio africano, altri provengono da associazioni educative, altri hanno semplicemente voglia di mettersi al servizio. Tutti stanno promuovendo raccolte fondi e manifestazioni, sempre documentate sul proprio sito internet con immagini e stato delle attività. Nuovo cantiere a Saré Boyli: in questi giorni è stata terminata la copertura che proteggerà l’edificio. E’ stata anche costruita un’aula scolastica, con un patio ombreggiato perché alunni e insegnanti possano approfittarne nei torridi momenti soleggiati, prima e dopo le lezioni. Ma il progetto più ambizioso è quello del centro ‘Neppekobokk’ che in lingua wolof significa ‘Per tutti’, in gestione combinata tra l’associazione e la popolazione locale.

L’obiettivo è quello di contribuire al benessere e alla salute di tutti gli abitanti dell’area di Kouthiaba, in particolare di quelle persone che vivono in condizione di svantaggio economico o sociale. "La prima parte del centro è completata - racconta Bonetti - comprende aule, una biblioteca, un ambulatorio medico con bagni. Il centro per ora è frequentato da bambini, adulti, insegnanti, donne che si occupano di realizzare manufatti, ci piacerebbe istituire una scuola di cucito. Prossimo obiettivo far riconoscere la nostra associazione a livello governativo e contattare associazioni del luogo che poi possano utilizzare il centro. Purtroppo manca la presenza di un medico che visiti gratuitamente chi non riesce ad accedere alle cure".

Quando Bonetti e il suo gruppo partono per l’Africa ci pensano loro: durante l’ultima missione, lo scorso febbraio, hanno visitato oltre mille bambini. Il progetto è seguito anche dal Lions Club Pontremoli Lunigiana, che in conformità agli scopi che contraddistinguono l’associazione prevede di creare e promuovere uno spirito di comprensione e d’intesa fra i popoli del mondo.

Monica Leoncini