
"Meno escavazione, più uguaglianza". Il Pd Carrara richiama il partito
Il Partito democratico di Carrara prende una posizione netta sul futuro del lapideo: meno escavazione e maggior valore aggiunto al materiale attraverso il potenziamento della filiera corta, maggiore tutela dell’ambiente e della risorsa acqua, ridistribuzione della ricchezza sul territorio, rispetto della legge da parte delle aziende. Sono 8 punti chiave messi nero su bianco da direzione comunale e assemblea comunale del Pd di Carrara riunitasi martedì sul settore estrattivo cittadino che, anche se non si trova in area Parco, rimarcano "si colloca nel contesto delle Apuane".
E da lì si parte, cercando anche di dare un colpo al cerchio e uno alla botte: "La salvaguardia della produzione e dell’occupazione vanno inserite nella contestuale cura del patrimonio ambientale. Le Apuane, così come il settore lapideo, sono un patrimonio universale che va custodito e tramandato alle nuove generazioni. La nostra visione è ancorata a principi di sostenibilità che consentano di tutelare il territorio e generare ricadute economiche che siano capaci di creare coesione sociale. Siamo, altresì, convinti che le Apuane e le cave di Carrara siano patrimonio della collettività e per noi la battaglia perché tutte le cave siano agri marmiferi non si interromperà".
L’intenzione del Pd è attivare "un articolo 21 dell’ambiente e della tutela del paesaggio" e pone degli obiettivi. "Rispettare e applicare la legge regionale 35. Le aziende del lapideo che hanno avuto il rilascio dell’autorizzazione o della concessione, previa stipula di una convenzione, devono rispettare l’impegno alla lavorazione di almeno il 50% del materiale da taglio nel sistema produttivo della filiera locale con l’ impegno allo sviluppo di un progetto di interesse generale per il territorio che attraverso nuovi investimenti generi un impatto positivo sull’occupazione, sull’ambiente e sulle infrastrutture", il primo punto. Poi la necessità di realizzare il concetto di filiera per sviluppare occupazione e di avviare il percorso che metta "a gara gli agri marmiferi, attivando la clausola sociale che tutela l’occupazione, dopo aver chiuso in tempi ragionevoli e con successo il regolamento sulla tracciabilità" che "non deve essere intesa come uno strumento coercitivo, ma è impossibile pensare di misurare la ricaduta del settore senza elementi sulla lavorazione".
Altri punti sono la ridistribuzione della ricchezza "per abbattere le diseguaglianze", investimenti sulla "sicurezza dei lavoratori, del lavoro e delle lavorazioni e sulla formazione dei lavoratori", così come per il Pd il tema ambientale deve diventare "prioritario e necessario nel lapideo" per "una effettiva tutela della risorsa acqua, del paesaggio, degli interi ecosistemi" andando verso una costante "diminuzione dell’escavato a favore di un aumento del valore del materiale". E invita il Pd, dal regionale al nazionale, a sostenere la posizione di Carrara.