Maurelli lascia il Monzone dopo l’ottimo campionato "Sei mesi straordinari, ma ora non potrei dare di più"

Alessandro Maurelli, l’artefice di un autentico miracolo, cogliendo un po’ tutti di sorpresa, ha deciso di lasciare la panchina dei granata. "Una esperienza, quella vissuta a Monzone – spiega il tecnico originario di Filattiera – per quanto mi riguarda anche stressante sotto il profilo psicologico". Una piccola pausa poi riprende: "Sono stati sei mesi straordinari nei quali questo gruppo ha lavorato con entusiasmo e grande impegno risalendo da una situazione pericolosa fino a chiudere all’ottavo posto, dietro le big". Una lunga attraversata costellata da risultati importanti. "Vero. Tante vittorie e, lo ripeto, frutto di sacrifici e sudore da parte di questi magnifici ragazzi e del gruppo dirigenziale che ha portato in dote prospetti interessanti contribuendo in modo determinante alla risalita". Perché passa la mano? "Credo che in momenti come questi un allenatore, seppur ancora giovane come me, debba avere l’onestà e la coscienza di ammettere che questa esperienza è finita. Per me sarebbe impossibile migliorare i risultati conseguiti in questi mesi. Spero, anzi ne sono convinto con tutto il cuore, che la società possa scegliere un tecnico che riuscirà a fare meglio di me, portando sempre più in alto i colori del Monzone. È arrivato il momento di ringraziare tutti i ragazzi con i quali ho condiviso tutto e che non mi hanno fatto mancare il loro attaccamento. Nel nome del presidente Sisti e del segretario Fabiani ringrazio tutti i dirigenti e tutte le persone che in questi mesi mi hanno fatto sentire dentro una grande famiglia".

Ebal