Una manifestazione di tifosi della Massese (Foto di repertorio)
Massa, 26 novembre 2021 - Assolti con formula piena: per non aver commesso il fatto. Il giudice onorario del Tribunale di Massa Giovanni Tori ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Marco Guidi che difendeva 5 ultras della Massese per le accuse seguite agli scontri dell’aprile 2018 con tifosi del Viareggio.
Una rissa che aveva coinvolto una quarantina di persone, vicino alla rotatoria del McDonald’s di Massa, ad alcuni chilometri di distanza dallo stadio di via Oliveti dove più tardi si sarebbe poi giocato il derby. Uno scontro durissimo che provocò anche la chiusura della Statale Aurelia per oltre un’ora. Si ipotizzò persino la presenza di una bomba carta tanto che intervennero anche gli artificieri da La Spezia.
Furono 38 in totale gli imputati, tra cui i 5 ultras massesi della Legione Cybea che in sede di giudizio preliminare hanno poi scelto il rito alternativo abbreviato, nella convinzione di poter dimostrare la loro estraneità ai reati contestati ossia travisamento e possesso di bastoni e altri oggetti atti ad offendere.
Alla rissa seguirono perquisizioni e altre indagini, si arrivò all’emissione di diversi Daspo nei confronti dei tifosi coinvolti. Ieri la discussione in tribunale davanti al giudice Tori che ha emesso una sentenza di condanna soltanto nei confronti di una dozzina di ultras del Viareggio, per i reati di travisamento e lancio di oggetti.
Tutti assolti invece i tifosi bianconeri per non aver commesso il fatto. "Adesso sarà avviata anche la procedura per togliere i Daspo ancora attivi per un paio dei tifosi – sottolinea l’avvocato Guidi –. Siamo soddisfatti per l’esito perché ci siamo sempre dichiarati estranei ai fatti e ora viene confermato dalla sentenza che assolve con formula piena i tifosi della Massese".