REDAZIONE MASSA CARRARA

Marina, quale acqua è stata usata per il parco della ‘Laguna degli orchi’?

Rifondazione comunista incalza l’amministrazione sulle piscine del divertimento. La "svista" della dirigente al turismo che aveva dato l’ok per l’uso dell’acquedotto

Ma il parco della Laguna delle Orche a Marina di Massa quale acqua ha usato se non quella di Gaia? E’ la domanda che Rifondazione Comunista pone all’amministrazione: "Abbiamo chiesto se si rifornisse d’acqua per le sue piscine e se i costi fossero a carico della collettività o del privato. La risposta della dirigente al turismo è chiara: il Comune non ha oneri per quella attività e l’attività stessa può allacciarsi all’acquedotto per riempire le piscine ‘come previsto dall’articolo 26 del regolamento del servizio idrico integrato’. Peccato – sottolinea Rc – che l’articolo 26 prevede che si possano riempire solo piscine delle strutture turistico-alberghiere: quel parco acquatico non è certamente una struttura turistico-alberghiera e la stessa delibera di giunta che indirizza gli uffici per l’autorizzazione al parco acquatico parla di ‘attività itinerante’. Una svista della dirigente che ci auguriamo riguardi solo l’articolo 26 del regolamento idrico e non i costi. Abbiamo chiesto a Gaia se quella società fosse allacciata all’acquedotto. La risposta è stata no, nessun allaccio e nessuna richiesta". La risposta del gestore idrico solleva molti dubbi per Rc: "A questo punto abbiamo due speranze. Prima di tutto che la società abbia fatto un rifornimento da un privato autorizzato e non abbia preso acqua dal pozzo del campo sportivo. Poi che quella della dirigente sia stata una ‘svista’ solo sul regolamento e che non riguardi appunto anche la parte economica, perché in quel caso ci sarebbe da rivolgersi a chi ha approvato la delibera di indirizzo. Rimane poi da chiarire quel patrocinio del Comune a una attività commerciale, totalmente contraria al regolamento, che continua a campeggiare sul sito internet della società".