
Il lupo è un vero problema per gli allevatori lunigianesi
Nella zona di Case Corvi Vignola, nelle alture sopra Pontremoli un famelico predone ha attaccato un piccolo gregge, chiuso in un recinto, a 50 metri dall’abitazione del proprietario . A restare vittima delle sue zanne, una pecora, una bella fattrice ’suffolk’, pregiata razza da carne inglese. "Sono animali molto belli anche morfologicamente, e costano in media tre volte in più rispetto alle nostre razze locali - commenta amaramente il padrone della pecora uccisa - e tutto sommato devo ritenermi fortunato quando, verso le 21, all’imbrunire sono andato a controllare il recinto dei miei animali. Ho notato che erano tutte riunite in gruppo, in un angolo e subito ho avuto un brutto presentimento dopo ho visto il corpo della pecora sbranata. Ho capito che il mio arrivo aveva messo in fuga i predatori i quali sicuramente avrebbero sgozzato pure i restanti capi. Allevare pecore e capre nel nostro Appennino significa tenere in vita il nostro territorio in quanto con il pascolamento gli animali mantengono puliti e fertili campi e coltivi. Significa inoltre prendersi cura dell’ambiente, del paesaggio riconoscendo i valori delle generazioni che ci hanno preceduto. Montagne e colline tenute pulite e con animali al pascolo, non franano al primo temporale, con tutte le conseguenze del caso. Purtroppo, allevando questi animali, ci si espone agli attacchi dei predatori selvatici. Recinti elettrici, recinti antilupo eccetera servono eccome – spiega – purtroppo il lupo è un cacciatore astutissimo, un predatore formidabile ed attacca anche nei momenti più impensabili. Una costante spada di Damocle sospesa sopra la testa. Del resto, che fare? Le pecore hanno bisogno di essere spostate, devono mangiare. Decidere di smettere? Ma chi li pulisce poi i terreni ? Del resto questi animali li avevano i nostri nonni, i nostri padri. Sono usanze, valori che ci portiamo nel nostro Dda"
Roberto Oligeri