
I ristoratori della movida marinella hanno idee e proposte per migliorare la costa
I commercianti di Marina dicono "stop" e chiedono all’amministrazione comunale di "cambiare rotta". Tanti i problemi sollevati dai commercianti, a cominciare dalla mancanza di eventi nel cosiddetto quadrilatero della movida, sul piatto anche decoro, maggiore pulizia e più forze dell’ordine a presenziare una delle zone più frequentate di tutto il territorio.
L’occasione per fare il punto della situazione è stata la conferenza indetta per ieri mattina dai principali titolari di attività del mondo del food e beverage del centro: Giacomo Timbro del Bon Pro, Gianmaria Menconi del Bristol lounge caffè, Daniele Giannotti della gelateria Giannotti, Luca Bigarani del Porfirio e Alessandro Palagi del Samba. Un incontro per illustrare le quattro manifestazioni che questi stessi commercianti hanno organizzato per dare un po’ di brio alle serate estive d cittadini e turisti.
Si parte l’8 di luglio con lo sbarco dei pirati, il seguiranno il 22 luglio la festa anni ’50, il 19 agosto la ‘Notte Bianca’ e il 26 agosto il Carnevale sotto le stelle. Sepolta l’ascia di guerra con i residenti, che in questa calda estate stanno riconoscendo ai locali il primato di presidio contro il degrado, gli esercenti chiedono un incontro con la prefettura per arginare il fenomeno della mala movida.
"Vogliamo che il bello scacci il brutto, e lo si può fare in molti modi - ha detto Giacomo Timbro in qualità di portavoce dei commercianti della zona -. Vogliamo avere un incontro con il prefetto e il nuovo questore perché noi che viviamo in zona movida sappiamo quali sono le cose che non vanno e come mettere un freno a certe situazioni. Servono daspo urbani e maggiori controlli. Ci sono numerosi ragazzini che girano con bottiglie piene di chissà cosa, si devono fermare e fare le multe ai genitori. Poi ci sono le baby gang e gli stranieri che spacciano. Le zone rosse sono la galleria dal lato viale Colombo e via Genova e gli incroci tra via Rinchiosa via Venezia".
I commercianti chiedono anche un maggiore decoro e a gran voce sculture in marmo. "Per gli eventi che abbiamo organizzato chiediamo i poter arrivare almeno alle due di notte - prosegue Timbro - come avviene per altre manifestazioni autorizzate. Petr organizzare questi eventi abbiamo fatto un investimento non da poco, vorremo anche poter fare musica all’aperto, alla fine siamo l’unico barlume di speranza. Ci sono locali che fanno quello che vogliono perché sono sul mare, noi che abbiamo tutti i permessi abbiamo delle grosse limitazioni - va avanti Timbro -. Il Comune anche quest’anno non ha organizzato niente per questa zona, potevano fare un abbellimento facendo una White a Marina, ma niente".
"A meno che questa non sia una manovra propedeutica a spostare tutta la movida sul mare, come è già stato detto - conclude Timbro -. Paghiamo il suolo pubblico quanto a Forte dei Marmi e Firenze, ma siamo pieni di cantieri che se non ci lavori portano solo degrado e con i lavori in corso mancano trecento posti auto, che verranno a mancare anche con la chiusura dei cantieri, non dimentichiamoci però che noi diamo da mangiare a circa 200 famiglie".
Alessandra Poggi