Scende la disoccupazione e sale il numero degli occupati nei servizi dedicati agli anziani. È quanto emerge dallo studio di Andrea Figaia, segretario generale della Cisl Toscana nord, che ha esaminato il primo semestre dell’avviamento al lavoro, il sistema dei centri per l’impiego della Regione Toscana "che permette di verificare l’andamento delle assunzioni, settore per settore, senza la aleatorietà che contengono i dati Istat, verificati invece a campione".
"Anche in relazione ai dati Istat la percentuale di disoccupazione totale è scesa dal 9 per cento del 2022 al 6,1 del 2023 – spiega Figaia –, con un leggero calo tra i disoccupati anche nella fascia giovanile fino ai 24 anni, passata dal 12 per cento del 2022 all’11,7 del 2023. Anche l’occupazione sale dal 44% del 2022 al 48,1% del 2023. Su Massa Carrara si apprezza un aumento generale dei nuovi contratti individuali di 17130 nuovi posti di lavoro. Contratti individuali di lavoro, ma la maggioranza di queste continua ad essere a tempo determinato o parziale. La macro categoria ‘altro’ e i servizi alla persona del cosiddetto socio sanitario ‘privato’ cresce di 3644 unità. Un dato molto importante probabilmente destinato ad aumentare con l’acuirsi della curva demografica".
"L’agricoltura cresce molto in termini assoluti con 400 unità, quasi i 2/3 dell’anno precedente in soli 6 mesi - spiega ancora Figaia -. L’industria si conferma in crescita, con un numero di assunzioni ragguardevole di 2385 unità, in linea con il 2022. L’edilizia registra un aumento buono ed è già sopra la media delle assunzioni degli anni precedenti: 1316 assunzioni nei 6 mesi. La logistica (trasporti – magazzini) cresce (739), quasi raddoppiando il 2022. Il dato assai positivo considerando che il nostro territorio si sta riorganizzando sia nell’industria presente sia per le attività che sfruttano la nostra posizione geo territoriale, sulla quale negli ultimi anni si è oggettivamente investito. Se confermato nel futuro si tratterebbe davvero di una novità ‘strategica’. Bene turismo alberghi e ristoranti, comparto al confine con le cosiddette attività lavorative non registrate. Un + 3605 posti di lavoro, anche in pre estate, ma in un settore di numeri complessivi importanti. La dice lunga sui posti di lavoro che ancora si possono registrare e conferma la necessità del nostro impegno, sia pure in presenza di una fortissima predominanza del lavoro a tempo determinato giustificata da una stagionalità oggettiva". Fortissimo aumento nel settore dei servizi alle imprese con performance di + 1947 posti di lavoro: "Il settore per sua natura molto aleatorio - dice Figaia - va valutato anno per anno. La Pubblica amministrazione continua a decrescere. Questo va valutato probabilmente in una ‘resa dei conti’ post Covid con pensionamenti un po’ accelerati dopo ‘quota 100’, senza assunzioni corrispondenti. Considerato che la Pa sta invecchiando sarebbe bene procedere con assunzioni numericamente e professionalmente adeguate. Nel commercio i numeri sono buoni con un aumento dell’occupazione di 1434 unità assunte apri al 10%".
Alessandra Poggi