REDAZIONE MASSA CARRARA

Lo sfogo di un’anziana: "Prigionieri a Fossone"

La donna racconta le situazioni di disagio che i suoi coetanei vivono quotidianamente con la viabilità

Lo sfogo di un’anziana: "Prigionieri a Fossone"

Via Cavaiola a Fossone non è a misura di persone anziane. Lo dice Lucia Cencetti, una pensionata di 76 anni che in via Cavaiola assieme al marito costretto su una sedia a rotelle. La donna ha scritto al nostro giornale per raccontare la situazione di disagio degli anziani della frazione alla sindaca Serena Arrighi e all’assessora alla viabilità Elena Guadagni. "Per disgrazia abito nella frazione di Fossone in via Cavaiola – scrive la donna – proprio così signora sindaca, perché oggi vivere a Fossone da vecchi e malati come lo siamo io e mio marito, è proprio una disgrazia. Le strade sono tutte dissestate e se devi andare a prendere il pane o in farmacia devi uscire dal camminamento di via Cavaiola per non cadere, con la speranza che le auto non ti falcino".

"Mio marito – prosegue – per uscire deve farlo usando la carrozzina, ma sia via Cavaiola sia via Pelucara non permettono di transitare per le loro precarie condizioni. Insomma per prendere un caffè e una boccata d’aria devi prendere la macchina come fanno tutti i giovani che abitano in questo posto. A Fossone non c’è più un bar, non c’è più un giornalaio, non ci sono giardini con panchine per riposarsi all’aria aperta. E poi si parla di barriere architettoniche: Fossone è un ‘unica barriera architettonica".

"E noi vecchi – va avanti nel suo racconto – siamo costretti a stare in casa. Non è giusto passare la vecchiaia così, perché noi per 40 anni abbiamo lavorato per far crescere questa città, mio marito in banca ed io insegnando a tantissimi ragazzi. Altra nota dolente sono i mezzi pubblici che passano troppo raramente. Se avessi le forze per fare un trasloco me ne andrei subito da questo posto dimenticato. Non so se lei sindaca leggerà mai questa mia lettera, ma se lo dovesse fare si ricordi che un paese è civile quando si prende cura dei vecchi e dei deboli".