FRANCESCO MARINELLO
Cronaca

Liceo Gentileschi inclusivo. L’arte “scrive” in Braille e abbatte tutte le barriere

Studenti protagonisti nell’incontro-evento con la Fondazione Alfredo Catarsini. Viaggio multisensoriale tra disegni puntinati e movimenti guidati solo dalla voce.

Il connubio tra arte, accessibilità e inclusione torna mercoledì, dalle 9 alle 14, al liceo Gentileschi con l’evento “Arte Braille incontra la Fondazione Alfredo Catarsini”, nato come omaggio per il suo costante impegno nell’accessibilità e nell’inclusione. Protagonisti saranno gli studenti delle classi 3B e 2B dell’indirizzo figurativo. L’iniziativa è promossa dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Massa-Carrara, dal Provveditorato con la dirigente Marta Castagna e dal liceo artistico, rappresentato dalla dirigente Ilaria Zolesi. Referente del progetto è Francesca Bernardini, mentre Doriana Guadalaxara guiderà i ragazzi nelle attività artistiche.

In un viaggio immersivo e multisensoriale tra arte e tatto, la classe 3B sperimenterà la tecnica puntinata, guidando i partecipanti alla scoperta dei disegni che hanno realizzato dedicati ad Alfredo Catarsini e ispirati al libro “Giorni Neri”. La classe 2B, invece, farà vivere un’esperienza sensoriale unica, il movimento bendato. Attraverso il solo utilizzo di tatto e udito, sarà un’occasione speciale per vivere l’arte in un modo completamente nuovo. Il presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, Elena Martinelli, e Roberta Lombardi, coordinatrice del Premio omonimo, seguiranno con attenzione le attività dei ragazzi che hanno realizzato anche una versione braille dell’immagine che rappresenta il premio come ulteriore omaggio alla Fondazione. Il legame si estenderà fino a Firenze, dove il 30 aprile verrà inaugurata la mostra delle opere concorrenti nello spazio Ciampi del Consiglio regionale Toscan0. Il 7 maggio invece il convegno “Arte, Scuola, Accessibilità”, seguito dalla premiazione della XXIII edizione del Premio Alfredo Catarsini, che quest’anno sarà assegnato a opere tattilmente esplorabili ispirate agli affreschi delle chiese di San Martino in Freddana (1944) e Castagnori (1945) in provincia di Lucca. Luoghi strettamente legati al romanzo “Giorni Neri” di Catarsini, rendendo il lavoro degli studenti ancor più significativo e ricco di valore storico.

L’evento di mercoledì, a cui parteciperanno Margherita Casazza e Claudia Menichini del comitato scientifico della fondazione, si concluderà con una piccola performance musicale realizzata dagli studenti della 2B. Bendati, dovranno seguire le indicazioni dei presenti solo attraverso l’udito, sulle note della celebre “Que Sera Sera”, colonna sonora del film “L’uomo che sapeva troppo”. Un’esperienza che metterà in luce l’importanza dei sensi e dell’ascolto nella percezione dell’arte. Un progetto con cui il Gentileschi dimostra ancora una volta che l’arte è un linguaggio universale, capace di abbattere barriere.