L’erosione in scena al Guglielmi. Indagine-spettacolo dei Paladini tra storia, musica e scienza

Oggi il convegno “Il sentimento di Boscovik“ tratto da un documento ritrovato in Archivio di Stato. Dalla lettura del testo affidata agli attori nasceranno domande che animeranno un dibattito.

L’erosione in scena al Guglielmi. Indagine-spettacolo dei Paladini tra storia, musica e scienza

L’erosione in scena al Guglielmi. Indagine-spettacolo dei Paladini tra storia, musica e scienza

Va in scena oggi alle 18 al teatro Guglielmi il convegno-spettacolo organizzato dai Paladini Apuoversiliesi, intitolato “Il sentimento di Boscovik dinanzi al ministro del duca di Modena Francesco III d’Este“. L’iniziativa ha il patrocinio dei Comuni di Massa e Forte dei Marmi.

Un lavoro che si basa – come ha spiegato Orietta Colacicco, presidente dei Paladini – su un documento storico-scientifico del 1802, reperito all’Archivio di Stato a Massa e trascritto. E’ un articolato piano del territorio di cui in periodo napoleonico fu incaricato a Milano il conte Lodovico Lizzoli dal vice presidente della Repubblica Italica, conte Francesco Melzi d’Eril. Il plico raccoglie lettere di trasmissione, osservazioni sulla imposta diretta e indiretta, sull’agricoltura trainante, la necessità di una strada per il commercio con la Lombardia, rispetto a “qual sia stata, qual sia e qual potrebbe essere l’attitudine del Porto di Massa”. La prima parte è affidata agli attori Dimitri Frosali, Andrea Costagli e Massimo Salvianti di Arca Azzurra, la compagnia di Ugo Chiti. Sarà una lettura integrale del documento da cui nasceranno domande: gli esperti risponderanno nella seconda. Luca Guzzardi – docente di Filosofia della Scienza dell’università Statale di Milano – illustrerà la figura di Boscovik. Giovanni Sarti, della facoltà di Scienze della Terra dell’università di Pisa, spiegherà come si è passati dall’insabbiamento all’erosione e quanto ha influito il porto di Carrara. Il professor Mauro Rosi, già ordinario di Scienze della Terra dell’università di Pisa, parlerà di una soluzione che viene da un ripascimento strutturale, che consiste nel portare la sabbia dalle zone di accumulo versiliesi alle zone in erosione. Infine, il professor Paolo Ricotti dell’università Bicocca di Milano, punterà sul valore del documento. A legare i due momenti del convegno sarà la musica. Quella delle corti del ‘700, con i Madrigali ’Ecco mormorar l’onde’ di Claudio Monteverdi su testo di Torquato Tasso e ’Selve, sassi, campagne, fiumi e poggi’ di Cipriano da Rore con testo dal ’Canzoniere’ di Francesco Petrarca, interpretati dall’Ensemble di Musica Antica con i soprano Chiara Maggi ed Eleonora Di Dato, Laura Maggi, contralto, Luciano Bonci, tenore ed Enrico Passalacqua, basso. Sul palco saliranno anche gli studenti del Liceo Palma coordinati dal maestro Paolo Biancalana con il Quartetto d’Archi, formato da Aurora Duchi, Gabriele Rrapay, Sofia Sacchetti e Adele Perolari, e il mezzosoprano Giancarla Gianardi accompagnata al piano al maestro Biancalana. E gli allievi del Centro studi musicali di Forte dei Marmi, coordinati dal maestro e fondatore Francesca Cardini, con Virginia Pampaloni al flauto e Sofia Tartarini al pianoforte. Per finire Virginia Bocelli al pianoforte.