
L’emergenza sul molo ’Buscaiol’. Arrivano oggi 176 migranti. Sono 96 i bimbi non accompagnati
Arriveranno oggi alle 15 e saranno 176 i migranti a bordo della Open Arms tra cui 96 minori e 10 donne, per un totale di 7 sbarchi e 970 persone scese a Carrara. Tra loro a scendere in banchina ci sarà anche un gatta migrante Cookie che, insieme a Ganan, Wedad e Naves, figlia, madre e nonna, ha abbandonato la sua casa a causa della guerra in Siria. Per il suo arrivo è stato allertato il servizio veterinario. Lo scalo apuano torna ad essere porto sicuro per la Ong spagnola che attraccherà alla banchina ‘Buscaiol’ del terminalista Grendi, come comunicato dall’Autorità Portuale per "creare rotazione tra i terminal e non sovraccaricarne solo uno". A gestire i servizi di agenzia per la prima volta la Dante Ghirlanda che ha messo a disposizione le proprie competenze per una causa umanitaria e giusta.
Anche questa volta la Open Arms dovrà fare i conti con il decreto Piantedosi visto che ha effettuato tre soccorsi consecutivi quando la legge ne consente solo uno. La nave è reduce da un fermo amministrativo imposto dal Governo di 20 giorni e oltre 3mila euro di multa proprio nel porto apuano. Tre salvataggi quindi, il 30 settembre, nel mediterraneo centrale a seguito della segnalazione di Alarm Phone in acque internazionali davanti al Zwarath cittadina libica con migranti provenienti da Gambia, Ghana, Sudan e Siria. "Il primo recupero alle 9 dove 35 persone tra cui 9 donne e 6 bambini sono stati portati in salvo provenienti da Siria e Sudan - riporta la Ong-. Il secondo alle 13 con 33 migranti della Siria. L’ultimo soccorso alle 16 dove sono state prese a bordo 108 persone su un gommone sovraccarico". Inizialmente la destinazione era Genova ma poi è stato individuato il porto di Marina dove, da fine gennaio, sono sbarcati 794 migranti ai quali si andranno a sommare i 175 di oggi. Il primo sbarco, ovvero l’esordio per la macchina dell’accoglienza apuana, era stato il 30 gennaio, quando dalla Ocean Viking di Sos Meditérranée erano scese 95 persone, tra le quali 15 donne, 38 minori di cui 33 non accompagnati. Poi il 19 aprile è stata la volta della Life Support di Emergency con 55 persone, 6 minori di cui tre non accompagnati, soccorse nel Mediterraneo centrale. Sempre la stessa nave ha attraccato il 5 giugno con 29 migranti di cui tre donne e un bambino. Ancora il 7 luglio scorso, la nave più grossa, la Geo Barents. Dei 196 accolti, 51 erano minori non accompagnati. Poi il 19 luglio sempre la Geo Barents con 206 migranti dei quali 139 minori. Infine il 22 agosto la Open Arms con 196 migranti che tornerà appunto oggi con 176 persone. La nave questa volta ha fatto scalo a Lampedusa per sbarcare una donna in precarie condizioni di salute che si trovava con il marito. Sulla Open Arms ci sono tante storie come quella di Ousman che è riuscito a raggiungere Tunez in Tunisia dove è stato arrestato dalle autorità e messo in carcere - come riporta la Ong - "senza acqua né cibo. E’ riuscito a sopravvivere poi ha raggiunto la Libia e ha preso il mare per sfuggire all’inferno di torture e soprusi. Oggi è al sicuro sul ponte della nostra nave e desidera solo un futuro pacifico in Europa". La macchina dei soccorsi, ormai oliata e collaudata si è già messa in moto con "Carrara che si farà trovare pronta per tutte le operazioni coordinate dal Prefetto Guido Aprea - sottolinea la sindaca Serena Arrighi -. Una volta a terra tutti i migranti saranno accompagnati alla Imm". Fondamentali i mediatori culturali che raccoglieranno le testimonianze di stupri.