
di Natalino Benacci
La mostra “Pontremoli e il dominio degli Sforza (1441-1500)“, fruibile fino al 27 marzo sul sito www.inarce.com, propone un itinerario (poco conosciuto dai più) attraverso le vicende della Toscana quattrocentesca. L’esposizione è curata da Davide Tansini ed è dedicata al legame che unisce il Pontremolese alla dinastia sforzesca, signora dell’alta Val di Magra fra gli anni ’40 e ’90 del XV secolo. E’ una rassegna on line composta da cinquantasette schede. Gli argomenti non sono solo di ambito strettamente pontremolese perchè riguardano anche zone circostanti la Lunigiana: alte valli del Taro, della Baganza e della Parma, Golfo dei Poeti, Riviera Ligure di Levante e Val di Vara. In sostanza la tematica si concentra sulle odierne province di Massa Carrara, della Spezia e di Parma. Lo storico ricostruisce gli avvenimenti che portarono l’antico capoluogo della Lunigiana toscana a diventare caposaldo militare e fulcro delle azioni del Ducato di Milano verso l’Italia tirrenica.Nel 1441 Pontremoli fu assegnata dal duca Filippo Maria Visconti alla figlia Bianca Maria quale dote per le sue nozze con il condottiero Francesco Sforza, già al servizio della Repubblica Fiorentina come il padre Muzio Attendolo. Nel 1450 il capitano sforzesco conquistò Milano e ne divenne il sovrano, anche grazie al consistente supporto diplomatico e finanziario fornito da Cosimo de’ Medici, signore “de facto“ di Firenze.La strategica roccaforte di Pontremoli fu vitale per mantenere le relazioni fra Toscana e Lombardia, in un’area dove i due alleati fronteggiavano i feudatari Fieschi, Fregoso, Landi e Malaspina, la Repubblica di Lucca, il Ducato di Modena e Reggio e la Repubblica di Genova (governata dagli stessi Sforza negli anni 1464-1478 e 1488-1499).
Il saldo controllo dello snodo lunigianese fu tra gli elementi che aiutarono il casato mediceo e quello sforzesco a stipulare nel 1454 i più celebri accordi politici dell’Italia rinascimentale: la Pace di Lodi e la Lega Italica.Le schede della mostra (che affiancano l’apparato testuale ad una serie di immagini) seguono il dominio di casa Sforza fino alla caduta del duca Ludovico il Moro, spodestato fra il 1499 e il 1500 dal re di Francia Luigi XII di Valois-Orléans. Utilizzando tutte le fonti d’archivio conservate in vari luoghi d’Italia (tra cui Massa, Genova, Venezia, Milano, Cremona, Pavia e Piacenza, oltre che Firenze e Lucca), Davide Tansini tratteggia un panorama storico che va oltre la semplice cronologia politica. Impostata su undici temi ricorrenti, l’esposizione si occupa anche di ambiente, cultura, curiosità, documenti, economia, società e vita quotidiana nell’area appenninica compresa fra Massa e Carrara, Parma e anche La Spezia.