Una parte delle aule dell’Accademia di Belle al parco della Padula sono inagibili e l’istituto le chiude a chiave. Si tratta di una parte di fonderia e di alcune aule docenti che ormai non sono più a norma. I locali della Padula sono di proprietà comunale, e in attesa di sapere se l’amministrazione troverà dei fondi per ristrutturarle il consiglio di amministrazione dell’Accademia ha preferito dichiararle inagibili e spostare i ragazzi nei locali accanto, così da consentire loro di svolgere le lezioni in tutta sicurezza. Una situazione di degrado non adatta ad una scuola che come l’Accademia richiama studenti da tutto il mondo.
E, mentre le strutture mostrano problemi, l’ateneo cittadino delle belle arti ha deliberato di acquistare una nuova isola robotica. Un macchinario di ultima generazione per lavorare il marmo e altri materiali che in Accademia mancava da tempo, se si considera che si tratta di un punto di riferimento per la scultura a livello mondiale. Così ha deciso il consiglio di amministrazione composto dalla presidente Cinzia Monteverdi, dal direttore Marco Baudinelli, dal rappresentante del Ministero, Ciro Costagliola, dal rappresentante dei docenti, Alberto Semeraro, e dal rappresentante degli studenti Ludovico Renzi, che si è riunito ieri per la prima volta. Tra i vari punti all’ordine del giorno, oltre alla questione degli spazi in Padula, la ricognizione dello stato di degrado delle varie sedi dell’istituto. Il Cda ha deciso poi "di procedere celermente con i lavori di ripristino delle aule della sede storica del Palazzo del Principe, per un regolare inizio delle prossime attività didattiche previste nel mese di ottobre". Inoltre ha deliberato di sospendere le lezioni in una delle palazzine di proprietà del Comune al parco della Padula perché versa in condizioni disastrose.
"È inconcepibile che si sia permesso per anni a studenti e docenti di accedere a locali in uno stato di degrado e pericolo così evidente – ha detto la presidente Monteverdi –, Il tetto sta crollando, ci piove dentro e ci sono dei fili scoperti. Le lezioni non sono assolutamente a rischio, si svolgeranno nello stabile a fianco. L’Accademia ha i suoi fondi ma preferisce investire nei suoi locali, magari trovando spazi più vicini a Palazzo del Principe. Ho già parlato con la sindaca e mi ha detto che cercheranno di capire se riescono ad ottenere dei fondi".
"L’impegno del nuovo consiglio di amministrazione sarà quello di ripensare strategicamente a tutte le sedi nel rispetto del piano didattico dell’immagine dell’Accademia – spiegano ancora dal cda –, e della sicurezza degli studenti e docenti". Come detto il consiglio di amministrazione ha deliberato all’unanimità e "con orgoglio", commentano, l’acquisizione di una nuova isola robotica di fresatura. "L’Accademia di belle arti ne acquisì una analoga nel lontano 2004 su intuizione del presidente dell’epoca Pietro Cascella e del direttore Baudinelli – specificano ancora dal cda –, portando a Carrara il primato delle nuove tecnologie per la realizzazione di opere scultoree. Da almeno dieci anni il robot è rimasto inoperoso, abbandonato e smontato nelle sue componenti, e dunque totalmente ad oggi inutilizzabile".
"Un investimento che servirà a rilanciare l’Accademia", precisa Monteverdi. Soddisfatto il direttore Baudinelli: "Sono felice che la presidente abbia proposto questa acquisizione – ha detto –, e tutto il consiglio di amministrazione l’abbia approvata con l’obiettivo di dare ai nostri studenti la possibilità di sperimentare l’applicazione delle nuove tecnologie per esplorare nuove facoltà espressive".
Alessandra Poggi