Il Consorzio di Bonifica Toscana Nord è pronto a mettere uomini e mezzi a disposizione per aiutare le popolazioni colpite dall’emergenza alluvione in Emilia-Romagna e delle Marche a seguito del passaggio del ciclone Boris. Lo fa sapere il presidente Ismaele Ridolfi che entra anche nel merito della situazione, esprimendo "totale vicinanza alle popolazioni colpite. Non possiamo però ostinarci a definire questi eventi eccezionali. Di fronte al clima cambiato in maniera radicale, i territori si scoprono più fragili e complessi rispetto al passato. Dobbiamo dire basta. Non un metro quadrato in più di territorio deve essere cementificato perché ne abbiamo consumato già troppo. Tutti quanti abbiamo poi il compito di combattere l’emergenza climatica: dobbiamo mettere a dimora migliaia di alberi e, soprattutto, smettere di produrre CO2. Ognuno, nel suo piccolo, è artefice del cambiamento: la cura del territorio è l’unica sicurezza possibile" conclude Ridolfi evidenziando anche l’importanza dell’applicazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale, come sta già facendo il Consorzio in via sperimentale con l’Università di Pisa. "Applichiamo l’intelligenza artificiale nella previsione delle portate dei corsi d’acqua, persino a carattere torrentizio, i più difficili da gestire proprio per la rapidità con cui sopraggiungono le piene – spiega –. Riesce a calcolare i probabili scenari del flusso di alcuni corsi d’acqua del comprensorio del Consorzio, sulla base dei dati di pioggia rilevati dall’intero sistema di pluviometri della zona, così da prevedere i momenti di piena fino a 6 ore prima. Lo abbiamo applicato per ora al Lago di Massaciuccoli oltre ai corsi d’acqua Freddana, Versilia e Carrione ma stiamo già lavorando per estenderlo ad altre realtà".
Cronaca"La tecnologia per prevedere le esondazioni"