
La sfida di ’Carrozzabile’ Premiati disegni e poesie su diversità e inclusione
Il bagno Morgana di Marina di Carrara ha fatto da cornice alla premiazione della terza edizione del concorso ‘Carrozzabile’ dedicato alle scuole. L’iniziativa ideata da Nicola Codega e dall’associazione ‘Chiama Carrara’. Al tema di questa edizione ‘Cos’è la diversità? Come imparare e come esprimere il rispetto e l’accoglienza per l’altro anche nelle sue differenze?’, hanno lavorato 15 istituti producendo 437 elaborati su diversità e inclusione. L’evento è promosso dall’ufficio scolastico territoriale di Massa Carrara, dal Centro Aias, dall‘Anffas di Carrara con il patrocinio del Comune di Carrara. Oltre agli otto premi principali (assegnati la scorsa settimana al centro commerciale Carrefour), giovedì sono state assegnate le 26 menzioni speciali. A consegnare i premi l’assessore allo sport e turismo Lara Benfatto, affiancata dal patron della manifestazione Nicola Codega. Gli studenti meritevoli di menzione sono stati premiati al bagno Morgana, dove Elena Bottari, presidente dell’associazione Balneari Marina di Carrara, sponsor dell’iniziativa e da sempre molto sensibile al tema, e ha ospitato ragazzi, genitori e insegnanti. le menzioni speciali Nicola Codega sono andate a Bianca Orlandi e Lorenzo Zoccoli della Buonarroti, 2 C Paradiso, Diego Trevisan (Buonarroti), Naima Tacchini (Roccatagliata Ceccardi), Massimiliano Costa (Gentili), Emma Marchini (Buonarroti), Marco Crocetti (Buonarroti), Aurora Boni (Tacchini (Roccatagliata Ceccardi), Cecilia Barbu (Dazzi), Giorgia Lucetti (Da Vinci Leopardi).
"Voglio ringraziare quanti hanno reso possibile tutto questo – ha detto Nicola Codega – Ringrazio i Gabriella Monti per l’impegno organizzativo dietro al concorso. Poi voglio ringraziare i primi attori, bambini e ragazzi partecipanti, che forse non sanno che grande aiuto mi hanno dato in un momento di sofferenza a causa di un altro lungo ricovero. Al mio ritorno, quando sono andato nelle scuole, sono stati la mia luce. Le loro parole, gli abbracci, i gesti e gli sguardi così spontanei, le canzoni che mi hanno dedicato. Penso non si rendano conto di quanto danno a me come persona. È stato bello vedere, leggendo insieme a Gabriella i loro testi, come si siano aperti rivelando come e perché hanno sofferto nel sentirsi diversi per qualunque motivo, cose magari insignificanti per molti, ma importantissime per loro. A loro voglio dire che nella diversità non solo si può, ma si deve vivere. Io stesso vivo nella mia diversità, e lo faccio meglio che posso: la vita è bella e dobbiamo viverla, come ci è stata data. A me la vita ha sia dato che tolto molto, resta il fatto che va presa com’è e vissuta a 360 gradi. Si deve scegliere se vivere o sopravvivere, essere attori protagonisti o comparse".