ROBERTO OLIGERI
Cronaca

La Memoria che scongiura l’oblio. Viaggio nel tempo per prof e alunni

Fivizzano, 70 studenti da Cremona con i docenti e tre sindaci. A tu per tu con il sopravvissuto Gerini

Alcuni momenti della visita dei ragazzi con docenti e sindaci. I (Foto Pasquali)

Alcuni momenti della visita dei ragazzi con docenti e sindaci. I (Foto Pasquali)

Una visita didattica che resterà nei ricordi dei tanti studenti provenienti dalla provincia di Cremona, che venerdì mattina si sono recati a San Terenzo per conoscere le vicende legate alla strage nazista consumata nella borgata, nell’ormai lontana estate del 1944. "Una delle tante stragi dimenticate - ha affermato la professoressa Ilde Bottoli responsabile del progetto “Essere cittadini europei - Percorsi per una memoria europea attiva“ - o meglio uno dei tanti massacri di civili su cui i nostri governi del dopoguerra hanno posto una cappa di oblio. Io mi limito a far osservare come tutto questo ha fatto parte di una ben precisa strategia di terrore nei confronti della popolazione di quel tempo durante l’occupazione nazista, per dissuaderla da opporre resistenza alle truppe germaniche".

La docente era presente insieme ai colleghi: Paola Bruschi, Claudio Fiorani, Barbara Lauriano, Diego Maianti, Nicola Morzillo e Maria Grazia Signori. C’erano anche tre primi cittadini: Santo Sparacino sindaco di Grontardo, Giuseppe Bignami sindaco di Persico Dosimo e Mattia Federici sindaco di Scandolara Ripa D’Oglio oltre alla giornalista Barbara Caffi del quotidiano ’La Provincia’. I giovani presenti erano 70 e molte sono state le domande rivolte ad Alfredo Gerini, 91 anni, uno degli ultimi sopravvissuti della strage . "Non so come abbia potuto salvarmi da quella caccia all’uomo - ha detto Gerini, a uno dei tanti quesiti che gli sono stati rivolti - che le SS avevano scatenato sul territorio. Ero solo una ragazzino di 10 anni che desiderava vivere e mi sono trovato con i miei familiari a una continua vita errabonda: ci spostavamo nascondendoci ovunque, nei posti più incredibili, pure di sfuggire a quella violenza inaudita che ha falciato così tanti nostri paesani innocenti. Sicuramente, sono sopravvissuto per miracolo, per decisione del destino e a voi ragazzi che chiedete quale sia il mio consiglio per il futuro dico: mai più guerre".

L’evento si è svolto sotto la regia della signora Federica Ruggeri, che più volte da Cremona è giunta in Lunigiana per esaminare ogni aspetto della visita e in ogni memoriale visitato dagli ospiti è stato suonato l’Inno Nazionale e deposta una corona d’alloro. "Per esprimere il nostro ringraziamento – ha affermato Santo Sparacino, sindaco di Grontardo – a queste vittime innocenti che con il loro sacrificio ci hanno permesso di vivere nella libertà".

Roberto Oligeri