La mappa di praterie e foreste a rischio

Incontro al centro didattico di Sorano nell’ambito del progetto “Ape Toe“. Al via il processo partecipativo per gli obiettivi

La mappa di praterie e foreste a rischio

La mappa di praterie e foreste a rischio

Un incontro chiave quello avvenuto a Filattiera al Centro didattico di Sorano, in occasione del forum territoriale della Lunigiana dedicato al progetto “Ape Toe“ per il ripristino di praterie e foreste dell’Appennino Tosco-Emiliano promosso da Legambiente, dai Parchi Appennino e Apuane, dall’Unione di Comuni Montana Lunigiana, dalle Regioni Emilia Romagna e Toscana e da molti altri Enti territoriali, con il supporto dell’Endangered Landscapes & Seascapes Programme dell’Università di Cambridge. E’ emerso che sono numerose le aree prioritarie per la conservazione delle praterie e dei pascoli nei versanti di Lunigiana. E si è scesi nel dettaglio andando a individuare li spazi in emergenza. Tra questi, nel Comune di Zeri figurano Zeri Castello, Valditermine e Formentara; a Filattiera, invece, Logarghena e Monte Bosta; nel comune di Comano, Castello di Comano, Monte Giogo e Camporaghena che arriva fino a Sassalbo, nel Comune di Fivizzano, oltre a Massicciano, sempre nel fivizzanese. Non manca Pontremoli con Monte Carmuschio, Casola in Lunigiana con Regnano Villa; Apella e Taponecco a Licciana Nardi; per quanto riguarda i versanti delle Alpi Apuane, si ha bisogno di interventi celeri a Vinca, nel comune di Fivizzano, a Ugliancaldo, Alpe d’Ugliano e sul Monte Argegna, nel comune di Casola in Lunigiana. Per i pascoli definiti d’altitudine, invece, Passo del Rastrello e M. Civolaro, nel comune di Zeri e Monte Posola – Monte Tondo – Cima Belfiore nei comuni di Casola e Fivizzano. Tutte queste regioni, per essere salvate, hanno bisogno dell’intervento dell’uomo e, soprattutto, degli attori che vivono il territorio. Per questo gli enti hanno deciso di appellarsi alla Teoria del cambiamento, cioè un processo partecipativo attraverso il quale gruppi e portatori d’interesse definiscono i propri obiettivi di lungo termine e identificano le condizioni che ritengono debbano verificarsi affinché tali obiettivi vengano raggiunti. “Ape Toe“ punta ad aumentare la consapevolezza della popolazione e in particolare di proprietari pubblici e privati sui valori ecologici del territorio. Vuole garantire e incrementare i servizi ecosistemici, focus poi sulla connettività ecologica per uccelli e mammiferi; altro punto la conservazione di habitat ai quali sono legati specie minacciate e in declino. Promuove la resilienza di ecosistemi e comunità umane ai cambiamenti climatici. Infine, vuole valorizzare i tipici paesaggi montani costituiti da zone rurali, circondate da piccole aree coltivate, pascoli, castagneti, terrazzamenti, sentieri storici. Una prima proposta di inserimento, quella delle aree dove raggiungere questi sei obiettivi, che può essere ampliata e suggerita da chiunque volesse all’interno dei forum che si terranno nei prossimi mesi.

A.B.