
Conad alla Lugnola
Carrara, 8 settembre 2017 - Una nuova luce in centro città. Finalmente il Conad, dopo anni in cui tentava un ampliamento sempre rimandato, è riuscito ieri mattina a inaugurare la nuova sede del supermercato della Lugnola. 1200 metri di specialità all’insegna della freschezza e della qualità. Al taglio del nastro del nuovo grande magazzino che si propone di diventare punto di riferimento e di rilancio di una quartiere che vuole uscire dal degrado, il direttore del Conad Ugo Baldi, il direttore di Tirreno insieme, Fabrizio Fronte che con uno staff di tecnici hanno dato il via allo shopping nel complesso commerciale. Dopo aver lanciato la proposta anni fa, Baldi è riuscito soltanto negli ultimi mesi a trovare un accordo con la vecchia La rota e acquistare l’area per poter poi ampliare quello che era il vecchio grande magazzino. Così a tempo di record ha concretizzato un progetto che è partito qualche anno fa e che ieri si è felicemente concluso. Soddisfatto Baldi che vede nel centro di Carrara un luogo nevralgico dalle mille potenzialità: «Dopo anni di lungo lavoro –ha dichiarato – siamo finalmente riusciti ad arrivare al taglio del nastro concretizzando un progetto partito anni fa che i rapporti con la vecchia società impedivano di portare a termine». Così anche Fabrizio Fronte che ha illustrato le caratteristiche del nuovo blasonato punto vendita. «Come tutti i punti Conad noi diamo grande importanza ai prodotti freschi. Pertanto sia la carne che il pesce che la verdura che i prodotti da forno provengono da «Ori di Toscana», il consorzio che raccoglie le eccellenze dei prodotti locali. «Inoltre – ha proseguito Fronte – c’è un reparto dedicato alle allergie e alle intolleranze, oltre che un reparto dedicato ai vegani e agli smart food». L’ampliamento comporta 30 persone al lavoro di 5 o 6 nuovi contratti. Il resto è un complesso commerciale ristrutturato, dove Conad ha acquisito anche il posteggio sotterraneo, riqualificandolo e provvedendo alla sorveglianza, per impedire che il parking diventi luogo di bivacco, di spaccio e di barboni. Riqualificato anche il lungo fiume che un tempo era ricettacolo di topi e rifiuti. Da ricordare che anche la Rota due, rimasta proprietaria della parte rimanente del vecchio mercato coperto, ha promesso il maquillage dei vecchi punti vendita per trasformarli in un centro di slow food e un mercato per le eccellenze gastronomiche locali.