
La lirica invade Palazzo Ducale. Entusiasmo per le note immortali
Un folto pubblico: gli appassionati melomani che ogni volta affollano gli eventi degli Amici della lirica e quanti hanno voluto partecipare alla Festa della Repubblica organizzata dal prefetto Guido Aprea nel suggestivo cortile di Palazzo Ducale. Domenica dopo le cerimonie mattutine in piazza Aranci, le maggiori autorità della provincia e tanti cittadini hanno partecipato al blasonato concerto lirico organizzato dal circolo carrarese ’Angelo Mercuriali’, già abituato a eventi di grande successo.
In platea i vertici civili e militari, sul palco, dopo i saluti del prefetto Aprea, le più importanti voci della lirica del momento che si sono alternate in brani immortali proponendo anche romanze e arie meno diffuse proprio a causa delle difficolta tecniche che presentano. Così ha aperto la serata, dopo il solenne Inno di Mameli, il basso Giorgio Giuseppini, che giocava in casa e che ha fatto impazzire il pubblico con ’Lacerato spirito’ dal Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Prova di assoluta padronanza e una tecnica impeccabile accompagnata un vibrato raro l’ha data con ’Tu Palermo’ dei Vespri siciliani entusiasmando un pubblico dal palato sopraffino. Al basso, che da Massa ha calcato i più importanti palcoscenici del mondo, è seguito ’Ovunque al mondo, della Butterfly di Giacomo Puccini, interpretata dal baritono carrarese Sergio Bologna, e dal tenore russo Vladimir Reutov che insieme hanno dato vita a un duetto che non sarà dimenticato. Dalla stessa opera il soprano Shoko Okada con il tenore Carlo Raffaelli hanno poi interpretato ’Bimba dagli occhi pieni di malia’: un duetto struggente che anticipa uno degli atti più tragici del melodramma. E’ toccato poi al mezzosoprano Anna Maria Chiuri, protagonista di concerti memorabili per il pubblico carrarese, insignita per le sue qualità vocali uniche al mondo dell’Oscar della Lirica, interpretare ’Acerba voluttà’ dall’Adriana Lecouvreur di Cilea. Momenti di rara intensità di nuovo con Sergio Bologna che con ’Nemico della patria’ dall’Andrea Chenier ha regalato una prova di assoluta bravura. Ancora applausi di entusiasmo per la ’Gelida manina’ proposta dal tenore Raffaelli. Il cast eccezione è stato accompagnato al pianoforte dal Maestro Cesare Goretta che mai fa mancare la sua alta professionalità. Da corollario a una serata indimenticabile il debutto apuano del giovane pianista Davide Lena che ha interpretato Beethoven. Un cammeo di alto livello in ossequio alla missione del circolo di valorizzare i giovani talenti.