La gita della... Memoria. Arrivano quaranta liceali. Visita ai luoghi delle stragi

Gli studenti del classico Repetti di Carrara oggi a San Terenzo Monti. Partenza dal ponte di Bardine fino alle campagne dell’eccidio di Valla.

La gita della... Memoria. Arrivano quaranta liceali. Visita ai luoghi delle stragi

La gita della... Memoria. Arrivano quaranta liceali. Visita ai luoghi delle stragi

Arrivano dal liceo classico Repetti di Carrara, che recentemente ha ospitato la direttrice di Qn La Nazione Agnese Pini per parlare delle terribili vicende occorse nell’estate 1944 in territorio fivizzanese, narrate nel libro “Un autunno d’agosto“, i quaranta studenti che oggi visiteranno San Terenzo Monti.

Conosceranno i luoghi delle vicende della strage, che si inserisce nella storia del secondo conflitto mondiale. Questa mattina pertanto, i ragazzi del Repetti giungeranno accompagnati dalla professoressa Serena Conti sui “sentieri della Memoria“ di San Terenzo, dove saranno ricevuti dal delegato alla Memoria del Comune di Fivizzano il quale li accompagnerà per tutto il percorso didattico, iniziando dal ponte di Bardine luogo in cui il 17 agosto del 1944 avvenne lo scontro a fuoco fra i partigiani della formazione “Ulivi“, chiamati da alcuni abitanti del paese, e un plotone di SS della Divisione Reichfhurer, giunti nella zona a depredare il bestiame, com’era loro abitudine.

Una battaglia durata oltre due ore, che aveva comportato l’uccisione di ben 16 componenti fra le file naziste. Poi, 48 ore dopo, tutta la zona all’alba era stata circondata dall’Aufklarung Abteilung, il Reparto esplorante del 16esimo Battaglione SS, con in testa il maggiore Walter Reder.

Non vi fu scampo per i poveri abitanti della frazione e 107 di loro, quasi tutti donne,vecchi e bambini, furono fatti a pezzi dalle Machine Geverh, le mitragliatrici MG tedesche, mitragliati a 12 metri di distanza, tutti allineati alla fattoria di Valla a circa 800 metri dal borgo di San Terenzo, mentre in contemporanea sul luogo dove 2 giorni prima le SS del tenente Alberth Fischer avevano avuto 16 morti, ben 53 uomini erano stati legati a pali e alberi lungo la provinciale con del filo spinato, torturati e infine uccisi con un colpo alla nuca.

Fra le povere vittime c’era anche Palmira Ambrosini, bisnonna della direttrice de La Nazione. E gli studenti di Carrara, saranno condotti anche lì, quindi al Museo della Cultura della Memoria dove avranno l’opportunità di porre domande al delegato del Comune su questa tragica pagina della storia contemporanea del nostro Paese. Per non dimenticare.

Roberto Oligeri