ALESSANDRA POGGI
Cronaca

La festa senza banda. Bologna replica a Dazzi: "Volevamo più soldi?. Saremmo venuti gratis"

Scoppia la querelle tra il presidente e l’assessora alla Cultura. L’assenza dei suonatori al Carnevale artistico non è passata inosservata.

Scoppia la querelle tra il presidente e l’assessora alla Cultura. L’assenza dei suonatori al Carnevale artistico non è passata inosservata.

Scoppia la querelle tra il presidente e l’assessora alla Cultura. L’assenza dei suonatori al Carnevale artistico non è passata inosservata.

"Non è vero che la banda prende più soldi, è dal 2023 che non percepiamo soldi". Con queste parole il baritono Sergio Bologna (nella foto), presidente e direttore della banda cittadina Giuseppe Verdi, smentisce le parole dell’assessore alla Cultura Gea Dazzi di emolumenti "extra per le occasioni non istituzionali". La querelle è nata dopo che l’assessore Dazzi ha spiegato il motivo dell’assenza della banda cittadina al Carnevale del liceo artistico Gentileschi, di scena lunedì mattina in piazza Gramsci e poi nel centro città con la classica sfilata delle maschere. "È mancato l’accordo economico tra il Comune e la banda, che pretenderebbe un pagamento extra per le occasioni non istituzionali – ha detto l’assessore Dazzi in riferimento all’assenza della formazione musicale Giuseppe Verdi dal Carnevale del Gentileschi –. Per il futuro ci siamo accordati con il liceo musicale Palma, ma siamo arrivati troppo a ridosso e questa volta non è stato possibile".

Parole che non sono piaciute al maestro Sergio Bologna, e che dopo aver contatto il nostro giornale dà una versione diametralmente opposta a quella fornita dall’assessore alla Cultura. "Come banda musicale non abbiamo percepito nessun emolumento – dice Bologna –, anche se eravamo interessati a partecipare come tutti gli anni al Carnevale dell’artistico l’assenza non è dipesa dalla banda ma dalla segreteria della sindaca. Dispiace sentir dire che abbiamo chiesto dei soldi in più, soprattutto perché non è vero. Siamo stati interpellati dalla dirigente del liceo artistico Gentileschi che ha chiesto la nostra disponibilità a suonare durante il Carnevale – va avanti Bologna –, e noi l’abbiamo data come sempre. Ma la sindaca ha risposto picche alla dirigente dell’artistico".

Insomma secondo Bologna la banda si sarebbe esibita gratuitamente, ma il Comune avrebbe preferito evitare questa esibizione. Due pareri discordanti che hanno acceso la miccia di una polemica, che si presume proseguirà anche nei prossimi giorni con un botta e risposta tra le parti in causa. "Dire che la banda ha chiesto più soldi di quelli che di solito si chiedono per partecipare ad una cerimonia è una scusa – conclude Bologna –, anche perché la banda non percepisce soldi dal 2023, anche se abbiamo coperto delle manifestazioni".

Alessandra Poggi