REDAZIONE MASSA CARRARA

La direzione respinge le accuse "Nessun legame con il suicidio"

Botta e risposta tra l’onorevole Cosimo Maria Ferri e la cooperativa Levante. Il deputato ha presentato un’interrogazione alla ministra della Giustizia Marta Cartabia per fare "chiarezza sulla vicenda della 16enne suicida e sulla gestione della casa famiglia. Revoca accreditamento alla “Numeri Primi”: primo passo importante, ma non fermiamoci nel far emergere tutto". Ferri inoltre chiedeva: "I turni di lavoro come erano organizzati ? Durante la notte erano coperti e con quale personale ? Le ragazze ospiti frequentano regolarmente la scuola? A chi spettano i controlli? Sono tanti gli interrogativi e, prescindendo dall’importante lavoro della magistratura, occorre che le istituzioni con determinazione facciano la loro parte".

Non tarda ad arrivare la replica della cooperativa Levante: "Nel comunicato, affidato alla sua pagina Facebook, l’onevole Ferri mette in correlazione la revoca dell’accreditamento della struttura con la vicenda del suicidio. Il procedimento di revoca dell’accreditamento è del tutto indipendente rispetto a quanto accaduto ed attiene a questioni di carattere formale, relative alla intestazione dell’autorizzazione, senza toccare minimamente l’operato della cooperativa".

"Alle domande poste dall’onorevole Ferri – prosegue – hanno già fornito esaustiva risposta sia il comunicato della Cisl, in nome dei lavoratori, in gran parte lunigianesi, che operano nella comunità, sia le verifiche della commissione di vigilanza Asl che frequentemente ispeziona la struttura. Levante chiede ancora una volta rispetto tanto per la tragedia occorsa quanto per il dolore che attanaglia i ragazzi ospiti della struttura, che hanno perso una loro compagna di viaggio. Si rinnova – concludono – l’invito all’onorevole Ferri a venire a visitare la struttura di Aulla per rendersi conto della complessità e delicatezza del lavoro quotidianamente svolto e del livello dei servizi erogati".