La breve e intensa vita di Matteotti nel libro di Fornaro

Il libro di Federico Fornaro su Giacomo Matteotti offre un ritratto approfondito dell'uomo politico, andando oltre il suo martirio per esplorarne la vita e le idee. Un'opera che rivela la rilevanza attuale di Matteotti come punto di riferimento politico.

Lunedì nella sala della Resistenza di Palazzo Ducale alle 17.30 verrà presentato, a cura dell’associazione “Briciole”, il libro di Federico Fornaro – storico, saggista e deputato al Parlamento – edito da Bollati Boringhieri e intitolato “Giacomo Matteotti. L’Italia migliore“.

L’orrenda morte di Matteotti, barbaramente aggredito, sequestrato e ucciso, il 10 giugno 1924, da un gruppo di oltranzisti fascisti, ha suscitato ovunque, non solo in Italia, echi profondi e duraturi, imponendosi come un vero e proprio mito contemporaneo.

Un mito che, aiutandoci a non dimenticare mai il volto brutale e disumano del ventennio, si rivela anche oggi, di fronte ai ricorrenti, subdoli tentativi di ridimensionare ed edulcorare il fascismo, più che mai prezioso. Tuttavia, ad avviso dell’autore Fornaro, aver concentrato l’attenzione esclusivamente sul martirio di Matteotti ha a lungo impedito alla storiografia di conoscere l’intero percorso umano e politico dell’uomo-Matteotti, che invece, per le idee che ha maturato e per come ha vissuto la sua militanza, merita di essere tenuto in considerazione come punto di riferimento anche per la politica attuale.

Il volume di Fornaro, dunque, che pure non manca di dedicare alcune pagine alla riflessione critica sul significato del delitto, è soprattutto finalizzato a ripercorrere le vicende della vita, breve ma intensa, di Matteotti: il rapporto simbiotico con il “suo” Polesine, la famiglia d’origine e quella formata con la moglie Velia e i tre figli, gli studi, l’irriducibile pacifismo, il ruolo giocato all’interno del partito, le esperienze di amministratore e di parlamentare. Un libro molto ricco di suggestioni e reso godibile da uno stile di scrittura sobrio e accattivante, di cui l’associazione “Briciole” consiglia la lettura.