
La biblioteca arriva a casa. Libri in prestito a domicilio per gli anziani e i più fragili
La biblioteca civica di Montignoso arriva… a casa vostra con il progetto ‘Bussano le storie’ per dimostrare che la cultura non conosce limiti o confini. Si tratta di un innovativo servizio di prestito libri a domicilio pensato per raggiungere i cittadini residenti nel comune di Montignoso, un passo avanti nella promozione dell’accessibilità culturale e nell’inclusione sociale. Il servizio è destinato a una vasta gamma di utenti, con particolare attenzione agli anziani sopra i 70 anni, nonché a coloro che incontrano difficoltà di spostamento. Ora, grazie a ’Bussano le Storie’, è possibile richiedere fino a 5 libri per un prestito della durata di 30 giorni, con la comodità di riceverli direttamente a casa propria. Trascorsi i 30 giorni, è previsto il ritiro dei libri direttamente presso il domicilio dell’utente, garantendo un servizio completo e senza complicazioni.
Per prenotare un libro, il procedimento è semplice e intuitivo: basta inviare un’e-mail all’indirizzo [email protected] specificando nome, cognome, il titolo del libro o dei libri desiderati, l’indirizzo di consegna e eventuali specifiche logistiche. In alternativa, è possibile contattare telefonicamente il numero 0585 8271250 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle ore 12.
La delegata alla cultura, Eleonora Petracci, ha sottolineato l’importanza di questo servizio nell’ottica di rendere la biblioteca pubblica ancora più accessibile e inclusiva: "Un servizio per arrivare ai cittadini più fragili, non autosufficienti o che hanno difficoltà ad uscire dal proprio domicilio. La cultura deve essere accessibile a tutti e le politiche culturali devono cercare di migliorare la vita dei cittadini. Il progetto permette a coloro che non possono raggiungere le biblioteche di contare su un servizio di libri a domicilio in una logica legata all’inclusione sociale e culturale".
Servizio accolto con grande entusiasmo anche dall’assessora al sociale, Giorgia Podestà: "L’obiettivo è garantire diritti e bisogni delle persone con fragilità anche in ambito culturale, mettendo al centro il tema dell’inclusione".
"Dire che leggere è un diritto di tutti non basta, per leggere, dobbiamo fare in modo che le letture siano davvero accessibili a tutti – commenta infine la dirigente alla cultura Nadia Bellè –. La promozione della lettura aiuta a creare le condizioni perché si sviluppino tutte le componenti sociali e culturali di una comunità".