La biblioteca a rischio. La guerra della Pro Loco per il presidio di Avenza: "Qui muore la cultura"

La mancanza di personale e lo scarso interesse hanno destato l’allarme

La biblioteca a rischio. La guerra della Pro Loco per il presidio di Avenza: "Qui muore la cultura"

La biblioteca a rischio. La guerra della Pro Loco per il presidio di Avenza: "Qui muore la cultura"

La Pro loco sulla via Francigena parte con gli incontri per la riqualificazione del centro culturale Amendola. Il primo è in programma per lunedì 3 giugno alle 21,30 a casa Pellini ad Avenza. "Nel centro culturale Amendola riveste un’importanza particolare la biblioteca – scrivono dalla Pro loco –. Aperta nel 1980 fa parte del particolare sistema bibliotecario di Carrara, articolato capillarmente con sale di studio e consultazione nei tre centri principali della città. Notevole è stato l’impegno per l’invito alla lettura rivolto in particolare alle scuole, di cui era praticamente un’appendice di offerta formativa. Dopo il 2012 tuttavia si regista un’inversione di tendenza e per la biblioteca di Avenza si profilava un sostanziale declassamento, letteralmente privilegiata come sala di lettura e con una serie di pretesti fu diminuita la dotazione libraria. Una protesta riuscì a fermare questa dinamica e furono raccolti molti volumi come donazione alla biblioteca, che tuttavia non hanno trovato collocazione".

"Più recentemente è stato tolto l’uso della fotocopiatrice ritenuta nociva – aggiungono da Pro loco –. Alcuni politici arrivarono perfino ad auspicarne la chiusura. Nel 2017 il vicino parco del Partigiano è stato recintato e adibito a parco giochi per bambini, ma fu una decisione improvvida perché le grida disturbano i lettori e gli studenti. Gli ‘alettoni’ ossia quei contrafforti in muratura messi agli angoli dell’edificio in funzione puramente estetica fin dagli inizi, si sono rilevati molto pericolosi, in quanto consentono di essere scalati fino a raggiungere il tetto della biblioteca. I lavori di demolizione e ricostruzione parziale della scuola Giromini, che hanno coinvolto indirettamente la biblioteca di Marina e l’hanno portato alla chiusura temporanea, hanno fatto sì che quella di Avenza rimanesse l’unica delle biblioteche decentrate. Tuttavia, il pensionamento di intere generazioni di bibliotecari non ha trovato sostituzioni. Il personale è stato dimezzato con ricorso ad operatori esterni – concludono da Pro loco –. La preoccupazione è che vista la carenza di personale, in un prossimo futuro la biblioteca di Avenza venga sacrificata. Ma questo costituirebbe il definitivo massacro di Avenza, lasciata ad un degrado senza rimedio".