REDAZIONE MASSA CARRARA

La ’Ballerina’ nel polverone: "Commissioni bypassate"

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Manuel accusa la giunta di scarsa trasparenza "La collocazione della statua è stata autoritaria e non rispettosa dei cittadini".

La ’Ballerina’ nel polverone: "Commissioni bypassate"

Il consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel lamenta il mancato coinvolgimento delle commissioni consiliari nelle scelte che riguardano la città. Manuel in particolare parla del caso della statua della ‘Ballerina’ posizionata nella rotatoria all’uscita del casello autostradale. "Il posizionamento notte tempo dell’opera della scultura di Arturo Carmassi deciso dall’ente filantropico di Bernarda Franchi – scrive Manuel –, dimostra il passaggio in mani private di decisioni che appartengono all’ente pubblico. La sindaca Serena Arrighi ha riempito il vuoto di visione programmatica della città con decisioni prese da privati, e soddisfatta, ha pure dichiarato come dalla sinergia tra pubblico e privato possano nascere cose importanti per tutti. Ma chi ha stabilito che l’opera commissionata dalla Fondazione Marmo e donata alla città di Carrara, avrebbe dovuto essere collocata al centro della rotatoria all’uscita del casello autostradale? Perché non ci sono stati passaggi dovuti nelle commissioni consiliari o in consiglio comunale?".

"La collocazione si è rivelata autoritaria e non rispettosa del volere dei cittadini e degli artisti – prosegue Manuel –, che hanno manifestato perplessità per la scelta e per non essere stati interpellati. La Fondazione sostiene che questo rientri nel programma di cura del territorio a beneficio della collettività. Arrighi invece di stendere tappeti rossi avrebbe dovuto pretendere un confronto pubblico e uno politico. Invece ha superficialmente delegato le scelte ai privati, che ne riceveranno un ritorno di immagine e pubblicità, come con il parco Puccinelli. Perché l’amministrazione concede questa disponibilità decisionale su beni pubblici?". Manuel chiede alla sindaca "che iniziative intende dottare per ovviare al palese oscurantismo della sua amministrazione, e di ripristinare un corretto rapporto istituzionale con il consiglio comunale, ormai organo di mera acquiescenza a decisioni già prese altrove".