MAURIZIO MUNDA
Cronaca

l passato della nostra città nei suoi personaggi storici

Un volo sulla Carrara protagonista della storia nazionale, attraverso persone della propria famiglia. E’ stata questo la riunione della Accademia...

La presidente dell’Accademia Aruntica Cristina Andrei con Gabriella Lazzoni Moreschi durante. la riunione a palazzo Binelli

La presidente dell’Accademia Aruntica Cristina Andrei con Gabriella Lazzoni Moreschi durante. la riunione a palazzo Binelli

Un volo sulla Carrara protagonista della storia nazionale, attraverso persone della propria famiglia. E’ stata questo la riunione della Accademia Aruntica a palazzo Binelli. "Oggi presentiamo una serie di racconti uniti dallo stesso denominatore – ha detto Cristina Andrei, presidente – che da memoria familiare diventano patrimonio comunitario. Storie che dalla quotidianità diventano tasselli di storia cittadina. Memorie da condividere per le future generazioni". Così con "Cristiano Flutsch, Giannino Riatsch e la protezione consolare svizzera a Carrara: l’ordinarietà da bere", Trudi Flutsch ha raccontato della Carrara del secondo conflitto mondiale e del ruolo assunto in città dalla comunità svizzera. Con "Un uomo di mare, un ammiraglio, un padre: un burbero benefico", Gabriella Lazzoni Moreschi ha raccontato il percorso professionale e umano del padre Giuseppe (comandante della corazzata Roma), dei suoi ruoli e delle sue responsabilità, con gli occhi di una figlia giornalista e scrittrice. Infine Andrea Baldini con "Bernardo Pocherra nella storia di Carrara del primo novecento", ha ripercorso le vicende del nonno, prima in città e poi a Milano. Per la tradizionale presentazione di un artista contemporaneo, la Aruntica si è ispirata ai recenti Internazionali di tennis del Foro Italico, per ricordare quante di quelle statue vicinissime ai campi di terra rossa, sono opera di artisti carraresi, partite da Carrara un secolo fa: il Pugilatore di Francesco Messina; il Calciatore di Bernardo Morescalchi; il discobolo, l’Atleta a riposo e il Lanciatore di peso di Tommaso Bertolino; i Fanti marcianti. Opere uscite dai laboratori Beretta, Nicoli, Dell’Amico, Morosini, dalla scuola di Arti e Mestieri. E carrarese è stato anche l’ideatore di quel progetto, l’architetto Enrico Del Debbio. In linea con l’incentivo all’uso del marmo voluto dal gerarca fascista Renato Ricci.

Maurizio Munda