
Un intervento chirurgico (foto di repertorio)
Massa-Carrara, 15 giugno 2024 – Brutta esperienza sotto i ferri per un cittadino massese di 68 anni. L’uomo, molto noto in città e conosciuto per la sua lunga attività professionale, è stato vittima di un terribile episodio in cui è stato suo malgrado protagonista, avvenuto proprio durante l’intervento chirurgico a cui si era sottoposto. L’intervento, che risale al 13 dicembre 2022 ed è stato effettuato a Cisanello da un’equipe medica dell’ospedale Versilia, prevedeva un’operazione chirurgica di prostatectomia radicale, effettuata dall’equipe medica con il supporto robotico. In quella circostanza l’uomo aveva subito gravi conseguenze, riportando durante l’intervento la perforazione dell’intestino, con un aggravamento immediato delle condizioni cliniche. La situazione del 68enne aveva quindi indotto l’equipe a svolgere un nuovo intervento chirurgico, in questo caso riparatorio della perforazione dell’intestino.
L’uomo è quindi stato sottoposto nuovamente a intervento chirurgico di emicolectomia destra; vale a dire la rimozione di parte del colon danneggiato. Quella che doveva essere una operazione di routine, compiuta con l’ausilio del robot chirurgico, è quindi diventata un vero e proprio incubo per il paziente massese. La perforazione dell’intestino ha avuto gravi ricadute sulla salute dell’uomo sia nel breve che nel medio lungo termine, andando non solo a gravare sul benessere fisico ma anche su quello psicologico. Disturbi con sintomi assimilabili a quelli dei soldati di ritorno dalla guerra: il noto disturbo post traumatico da stress, con frequenti episodi ansiogeni che si verificavano anche durante le ore notturne di riposo, svegliandosi di colpo e in modo improvviso. Il 68enne di Massa ha quindi deciso di rivolgersi a un legale ed è attualmente assistito dallo studio legale dell’avvocato Riccardo Lenzetti di Massa, esperto di diritto alla salute. Noto il caso del pensionato di Carrara affetto da Parkinson che aveva dilapidato il patrimonio a causa degli effetti collaterali dei medicinali assunti, o della signora alla quale non era stato tempestivamente diagnosticato il tetano.
L’uomo in questo momento sta svolgendo ancora le terapie riabilitative e, come riferiscono i legali, non riesce a capacitarsi di quanto successo durante l’intervento, considerata la routine con cui questo tipo di operazione viene svolta ormai da tempo, con in più l’ausilio di un robot. Sono quattro gli indagati e in ballo c’è l’ipotesi di responsabilità medica. Attualmente il Gip di Pisa, su richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto un mese fa l’incidente probatorio e sono stati nominati due periti da fuori Toscana. E’ stata fatta l’udienza mentre le operazioni peritali sono in corso per verificare il riscontro della tesi del Pm.