REDAZIONE MASSA CARRARA

Incendio al tetto dell'ex polverificio di Pallerone: intervento provvidenziale della consigliera Amorfini

A fuoco il tetto di una palazzina dell'ex polverificio di Pallerone. Provvidenziale l'intervento della consigliera Amorfini.

Il rogo all’ex polverificio di Pallerone sarebbe divampato dalla canna fumaria

Il rogo all’ex polverificio di Pallerone sarebbe divampato dalla canna fumaria

A fuoco il tetto di una delle palazzine dell’ex polverificio di Pallerone. Provvidenziale l’intervento della consigliera comunale con delega alla Pubblica Istruzione e alla Cultura del Comune di Aulla Silvia Amorfini (nella foto). Lunedì, intorno alle 23.30, la consigliera stava rientrando da Aulla alla guida della sua auto. Giunta al ponte sull’Aulella, che precede l’ingresso nella borgata, ha scorto uno strano chiarore scaturire dalla zona degli edifici dell’ex Polverificio. "Sono rimasta interdetta nel vedere quella strana luce – racconta la consigliera – e nel dubbio ho imboccato la strada per Gorasco avvicinandomi così al bagliore nel cielo. Sono bastati pochi attimi per capire che il tetto di una palazzina dell’ex polverificio di Pallerone stava andando a fuoco".

Il polverificio, inaugurato ai tempi della Grande Guerra, aveva vissuto il suo massimo sviluppo durante il secondo conflitto mondiale, quando vi lavoravano centinaia di operai della zona. Successivamente, nel 1950, era passato alla Montecatini, e in seguito, nel 1966, alla Bpd. Solo nel 1977 il complesso fu completamente smilitarizzato. Per molto tempo poi è rimasto inattivo. Mentre negli ultimi anni, alcuni edifici dell’ex complesso sono stati oggetto di ristrutturazione per attività commerciali ed artigianali, fra cui la palazzina andata a fuoco l’altra notte. "Ho visto una luce accesa al piano terra – prosegue nel racconto la consigliera Amorfini – e attraverso i vetri dell’ufficio ho visto un uomo all’interno, ignaro delle fiamme che si stavano propagando nella palazzina. Ho bussato ripetutamente alla porta per attirare la sua attenzione, ma non mi sentiva, allora ho telefonato immediatamente ai vigili del fuoco di Aulla".

"I soccorritori – prosegue – sono giunti sul posto in brevissimo tempo con una autobotte e un fuoristrada. In un primo tempo hanno tentato di attirare l’attenzione della persona all’interno del palazzo, ma appena si sono resi conto che l’uomo non riusciva né a sentirli né a scorgerli hanno messo immediatamente in azione le sirene di tutti i mezzi impiegati nell’operazione di spegnimento e messa in sicurezza dell’edificio. Solo a quel punto, l’uomo si è reso conto del pericolo incombente ed è subito corso all’esterno dell’edificio mentre i vigili del fuoco erano già al lavoro per spegnere le fiamme sul tetto".

L’incendio è stato domato grazie anche all’utilizzo di un camion dotato di cestello, dall’alto del quale, con potenti getti d’acqua i vigili del fuoco del distaccamento di Aulla sono riusciti ad avere la meglio sulle fiamme. Intanto, sono in corso accertamenti sulle cause che hanno determinato l’incidente che sembrerebbe essere divampato dalla canna fumaria all’altezza dei travicelli del tetto. Notevoli i danni ancora da quantificare.

Roberto Oligeri