NATALINO BENACCI
Cronaca

In un libro la bellezza degli Stretti di Giaredo

Presentato a Pontremoli il volume dove si racconta la storia di questo meraviglioso sito visitato ogni anno da turisti e geologi .

di Natalino Benacci

Gole scavate tra ripide pareti di roccia, canyon impervi immersi in acque cristalline e cascate: un tuffo spettacolare nella natura selvaggia a due passi da Pontremoli. Non solo tour-adventure, ora gli Stretti di Giaredo potranno anche essere sfogliati perché è arrivato sullo scaffale uno splendido omaggio a quest’area naturalistica con l’ultimo libro di Fabrizio Rosi " Gli Stretti di Giaredo e Cavezzana Gordana", presentato nei giorni scorsi nel borgo, porta principale per entrare nel sito ricco di meraviglie naturali. All’incontro, molto partecipato anche dai residenti, sono intervenuti il sindaco Lucia Baracchini, l’assessore alla cultura di Zeri Gino Baratta, la guida ambientale Franco Ressa, il geologo Paolo Borzacca, il professor Luciano Bertocchi e l’autore. " Gli Stretti di Giaredo e Cavezzana Gordana sembrano appartenere a un mondo nascosto che si rivela a poco a poco - ha detto Rosi -. Gli Stretti sono un miracolo della natura e rivelano una fragilità che non ammette accessi sconsiderati. Questo libro è un omaggio a questa zona che ha conosciuto un rinnovato interesse, con la speranza di sollecitare anche il rispetto di questi luoghi. Inoltre la pubblicazione vuole essere un carezza agli uomini e alle donne che ci hanno lasciato questo patrimonio da custodire". La guida Franco Ressa ha ricordato il progetto dell’Associazione Farfalle in Cammino e dalla cooperativa Sigeric che da anni porta i turisti alla scoperta dei canyon dichiarato Zona speciale comunitaria di conservazione "Valle del Torrente Gordana". Un lavoro importante, non solo turistico, ma anche educativo e finalizzato a condividere le regole del rispetto ambientale. Gli Stretti di Giaredo diventeranno presto un geoparco.Il sito di importanza comunitaria gettonato dagli appassionati di avventure tra acqua e pietra, è al centro di un progetto di valorizzazione dei Comuni di Pontremoli e Zeri che hanno la competenzasu questa area dai confini definiti, dotata di un patrimonio geologico significativo per rarità, interesse scientifico e richiamo estetico. Per varare l’iniziativa, è stata firmata dai due enti e dalla Edison, proprietaria di aree e sentieri a ridosso degli Stretti, una convenzione per l’uso di questo itinerario che si snoda tra gole di diaspri verdi, rossi e gialli alte anche trenta metri. " Questa è una delle meraviglie del territorio - afferma Lucia Baracchini -. Assieme a Zeri, alla Edison e alle comunità locali potremo allagare la platea dei visitatori con percorsi dall’alto, che in parte già sono esistenti perché infrastrutture della società elettrica, organizzando collegamenti di accesso diversificati. Abbiamo già intercettato fondi per fare questo geoparco che potrà diventare punto di riferimento anche per il turismo scolastico". Il geologo Borzacca ha parlato del progetto." Un’iniziativa ambiziosaa - ha detto - di cui mi sto occupando per i Comuni di Pontremoli e Zeri con l’architetto Enrico Cibei. Gli Stretti sono il sito, ma c’è molto di più in tutta l’area che è unica per gli elementi geologici. Ci sono rocce antichissime e compatte con cromatismi diversi rossi, verdi, maioliche, diaspri, calcari e selci. Una varietà geologica molto interessante. Poi c’è l’opera dell’uomo con le opere della diga di Teglia che sono diventate parte integranti del paesaggio". ILuciano Bertocchi ha illustrato le caratteristiche del libro di Rosi sottolineando i contributi importanti alla ricerca storica e archivistica sul paese di Cavezzana Gordana dove gli abitanti proseguono con amore il lavoro di salvaguardia di un patrimonio comune di grande bellezza. Infine un elogio alla bellezza della fotografie scattate da Federico Andreini.