In marcia sulle vette devastate. L’alpinista Renzo Gemignani guida alle ferite del marmo

Oltre 80 ieri alla “passeggiata consapevole” e di protesta organizzata da ‘Apuane libere’. Dalle criticità a Cava Crespina bonificata, dai sentieri chiusi alla scoperta del serpente tutelato.

Al grido di ‘Giù le mani dalle montagne toscane’ hanno percorso i sentieri sui versanti delle vette di Carrara per vedere e denunciare le ferite inferte alle Alpi Apuane dalle attività estrattive. Oltre 80 persone, anche da fuori regione, hanno partecipato alla marcia organizzata ieri mattina dall’associazione Apuane Libere. Sono partite dal Piazzale dell’Uccelliera a Carrara per un’escursione ‘consapevole’, accompagnati dall’esperto alpinista, ex tecchiaiolo professionista e pluridecorato soccorritore in montagna, Renzo Gemignani, che ha illustrato l’importanza storica e geologica del Territorio di Foce di Pianza e del Monte Sagro. Ha messo in luce le varie criticità, in particolare Bettogli, Campanili, Montemaggiore e Serrone, vette giorno dopo giorno "velocemente divorate dal marmo" evidenzia Gianluca Briccolani, presidente di Apuane Libere.

" Siamo poi passati a visitare cava dei poeti, Foce di Pianza. Tutti hanno poi apprezzato la visita alla vasca dei tritoni ricolonizzata dopo la chiusura nel 2014 di Cava Crespina 2, nel Comune di Fivizzano – spiega – . Grazie al nostro erpetologo Gabriele Martinucci che ha fatto una breve lezione sul loro habitat e sul comportamento dei tritoni, di come sia nata questa vasca di acqua, a causa dell’intercettazione di una falda durante la fase di escavazione e di come si sia poi cementata con la marmettola che filtrava dal piazzale di cava. Questa colonia rappresenta una delle famiglie più numerose di tutta la catena montuosa delle Apuane, attualmente scoperte. Inoltre proprio questa mattina abbiamo scoperto una natrice, un serpente protetto dall’Europa, inserito nelle liste rosse: faremo una segnalazione anche per questo portandola come ennesima prova che non bisogna riaprire la cava. Infine tutte le persone sono state informate di come il Comune di Fivizzano abbia chiuso il sentiero Cai 174, un trend pericolosamente in aumento su tutta la catena delle Alpi Apuane".

Un’escursione che voleva quindi essere una manifestazione di protesta e denuncia degli effetti dell’attività estrattiva sulle Alpi Apuane e al tempo stesso un momento di riflessione e condivisione.

FraSco