Doveva essere un minuto di ‘rumore’, come avvenuto in tutte le altre piazze e istituzioni d’Italia, per denunciare l’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin. Rumore, per non restare in silenzio: è la protesta portata avanti ovunque ispirati dalle parole della sorella. Ma quel ‘rumore’ è diventato motivo di imbarazzo istituzionale quando il presidente del consiglio, Agostino Incoronato, ha fatto presente leggendo il regolamento del consiglio comunale, che non è ‘previsto’. L’amministrazione, dopo l’intervento dell’assessora Monica Bertoneri, aveva infatti scelto di attenersi al rigoroso ‘minuto di silenzio’ interrotto però dai consiglieri di Pd, Massa è un’altra cosa e Polo Progressista che hanno iniziato appunto a ‘fare rumore’ nel rispetto di quanto accade in tutta Italia. Il richiamo alle regole di Incoronato, finito il minuto, ha provocato lo sdegno di tutta l’opposizione di centrosinistra e Polo Progressista che ha abbandonato l’aula. "Ha detto che mi ha ‘accontentato’ – evidenzia il consigliere Ivo Zaccagna –, ma come si fa a dirlo su una vicenda così importante?". Anche perché il minuto di rumore era stato richiesto già 6 giorni fa dai consiglieri di minoranza con una mail inviata da Zaccagna ma che non ha ricevuto risposta da Incoronato. "Anche stasera si è manifestata l’inadeguatezza del presidente del consiglio comunale di Massa – scrivono Dina Dell’ertole, Daniela Bennati, Giovanna Santi, Enzo Ricci, Ivo Zaccagna, Gabriele Carioli, Stefano Alberti, Daniele Tarantino, Enzo Romolo Ricci –. La derubricazione a norma di regolamento ‘che non lo prevede’, di una manifestazione ‘rumorosa’ rispetto all’ennesimo femminicidio, tra l’altro sollecitata dalla famiglia di Giulia Cecchettin e sostenuta in tutto il paese, in tutte le manifestazioni e in tutte le istituzioni, evidenzia la scarsa sensibilità rispetto al dramma dei femmincidi. Nel nostro minuto di ‘rumore’ c’era la volontà di non accettare la logica della violenza e di provare a dare dal nostro consiglio comunale un segnale di forte reazione e consapevolezza rispetto l’ennesimo terribile femminicidio". Il consiglio è poi proseguito con le pratiche all’ordine del giorno con i soli consiglieri di maggioranza oltre all’opposizione di Fratelli d’Italia e Noi Moderati.
Cronaca"In aula niente rumore". La protesta per le donne finisce in una bagarre