MARIA NUDI
Cronaca

"Il vaccino? Serve un gesto dall’alto" E la mamma di Mattia spera ancora

È determinato nella sua decisione Giovanni, l’anziano di Carrara disponibile a cedere la sua dose "Ho parlato con il medico, la porto con me: ma ora è necessario un aiuto che sblocchi l’iter"

di Maria Nudi

Mattia, 22 anni, ha gli occhi marroni che parlano, un sorriso che illumina ha bisogno della stessa assistenza di un neonato. Senza averlo mai incontrato Giovanni, il nostro anziano lettore di Carrara che vuole donare la sua dose di vaccino a mamma Cinzia, è riuscito a disegnarlo così nel suo cuore. E la spinta ad aiutarlo è stata fortissima. Anche ieri, il giorno dopo, quando del suo gesto ne parlano da Milano a Catania, Giovanni non si sente un eroe, anzi gli sembra di non aver fatto niente di straordinario. Ieri è stato addirittura intervistato dal Tg1 e c’è stato un passaggio televisivo anche su La7. "Ho scritto una mail al mio medico per dirgli come si potrebbe fare. Giovedì accompagno la signora. Potrei entrare per ultimo e così lei potrebbe essere vaccinata al mio posto. Vede in questa campagna vaccinale si parte dai più vecchi, bisognerebbe fare il contrario, mettere al sicuro e tutelare la salute dei più giovani", dice pensando a giovedì quando spera che il suo desiderio possa diventare realtà. Ma Giovanni potrà rendere realtà il suo sogno?

"Lui è una brava persona. Ma le dosi del vaccino, in questo momento si prenotano sulle agende regionali, seguendo una prassi precisa, e sono destinate a cittadini ben individuati. Se qualcuno di loro rinuncia ci sono già altri due nominativi in attesa", spiega Federico Dazzi, il medico di famiglia di Giovanni che riporta il suo sogno sul piano pratico.

"Perché si possa fare questo gesto dovrebbe accadere qualcosa...". Qualcosa di grande, un intervento dall’alto di chi ha il potere di decidere che i sogni diventi realtà. Intanto ieri mattina il cuore di Cinzia, la mamma batteva ancora più forte. "Non avrei mai pensato che potesse accadere: oggi sono emozionata anche più di ieri pensando a quanto mi è stato offerto – racconta –. Un dono preziosissimo da un perfetto sconosciuto che mette in gioco la sua vita per me e mio figlio. Questo è vero amore ed altruismo per il prossimo. Cosa posso dire a questo signore a alla Nazione che ha ospitato il mio appello ? Grazie".

Cinzia, la mamma di Mattia, è una donna che non ama mettersi in evidenza, è solo una mamma che lotta per la vita di suo figlio e teme di guardare impotente al pericolo che minaccia la sua sopravvivenza. Ieri mattina Cinzia e Giovanni si sono sentiti, per telefono. Un dialogo privato che rimarrà custodito nel cuore di entrambi.

Non è una storia da libro Cuore ma una storia di vita che potrebbe essere la chiave di volta per una campagna vaccinale che non escluda nessuno e che garantisca a tutti il diritto alla salute. Perché, forse, nella razionalità asettica delle regole si può lasciare un varco al buon senso".