L’odissea dei vescovi toscani in pellegrinaggio in Terra Santa si è conclusa ieri sera all’aeroporto di Malpensa, dove l’aereo partito alle 15.40 (ora italiana) da Amman, in Giordania, è atterrato. Tra loro anche il vescovo di Massa Carrara Mario Vaccari, don Stefano Lagomarsini, parroco della chiesa di San Vitale a Mirteto, e don Massimo Redaelli, parroco di Casola e dell’unità pastorale di Soliera. Al gruppo dei 29 pellegrini toscani – sabato erano rientrati i primi tre vescovi e un laico – si sono aggiunti anche tre frati francescani. Dopo la lunga attesa, bloccati ad Amman, finalmente l’imbarco – una volta espletate le delicate pratiche in aeroporto – nel primo pomeriggio di ieri su un volo della Royal Jordanian, partito dalla capitale giordana. L’aereo è atterrato in serata, alle 20.25 circa, all’aeroporto di Malpensa, a Milano. Qui, ad attenderli, un bus navetta pronto a effettuare il loro trasferimento a Firenze. Il presidente della Cet, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che guidava la delegazione, al telefono prima del decollo aveva rassicurato sulle condizioni della comitiva, anche spirituali, sottolieando che tutti stavano "bene" e che a quel punto c’era da "aspettare solo di partire".
Nella notte tra giovedì e venerdì, verso la fine dunque del pellegrinaggio iniziato il 9 giugno scorso, tutto è precipitato per l’avvio delle tensioni tra Israele e Iran. "Abbiamo sentito le sirene ed è scattato l’allarme generale – ha spiegato don Stefano – Chiusi gli spazi aerei e chiusa la città vecchia, Gerusalemme è stata blindata. Dopo aver celebrato la messa al Santo Sepolcro il consiglio dei frati ci ha invitato a partire verso la Giordania. Abbiamo avuto la vicinanza di ambasciatori e consoli e naturalmente dei frati della Custodia". Una ’fuga’ che è stata organizzata in poco tempo, grazie alla collaborazione della Custodia di Terra Santa, del patriarcato di Gerusalemme e della Nunziatura Apostolica. "Siamo dovuti scappare da Gerusalemme", il commento a caldo del vescovo Mario. Poi il lungo viaggio con due pulmini alla volta della Giordania.
La delegazione toscana era guidata dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Conferenza episcopale toscana. Che, spiegando la situazione in attesa ad Amman, aveva sottolineato di essere tutti stati "sempre in atteggiamento di preghiera. Sembra che altro non si riesca a realizzare in questo momento da questa parte del mondo – ha detto – Siamo stati accolti e guidati da tutte le persone e le istituzioni presenti sul territorio".