Il turismo della montagna. L’impegno del Cai sui sentieri. Tra manutenzione e accoglienza

Fivizzano, l’obiettivo è rendere sicuri e percorribili i tracciati grazie all’operato corale delle varie sezioni "Verifichiamo l’integrità della segnaletica, sostituiamo pali e frecce per via della nuova numerazione".

Il turismo della montagna. L’impegno del Cai sui sentieri. Tra manutenzione e accoglienza

Il turismo della montagna. L’impegno del Cai sui sentieri. Tra manutenzione e accoglienza

Anche per la stagione turistica 2024 il Club Alpino Italiano si dimostra fondamentale per la fruizione della sentieristica dedicata agli amanti del turismo lento e delle attività all’aperto. Tutte le sezioni del territorio, infatti, si danno molto da fare lungo il corso dell’anno per mantenere puliti e sicuri i tracciati. In particolare, i volontari della Sezione di Fivizzano ci hanno spiegato in cosa consiste il loro lavoro.

"Al termine della stagione invernale, che sta avendo un inaspettato colpo di coda, - spiega Andrea Pellini, responsabile del settore sentieristica - valutiamo la percorribilità dei sentieri che ci competono e che salgono verso il crinale dell’Appennino facendo la dovuta manutenzione e sincerandoci che la segnaletica, cioè i classici segni bianchi e rossi, sia ben visibile. Abbiamo anche sostituito molti pali con frecce a causa della nuova numerazione, ma un buon numero è stato rimpiazzato perché oggetto di atti vandalici". Un lavoro apprezzatissimo da tutti gli appassionati di outdoor che possono così percorrere gli itinerari che la Lunigiana offre in tutta sicurezza, facendo sì che questo servizio non solo consenta l’accessibilità al nostro territorio, ma che possa generare un piccolo indotto per strutture ricettive, bar e alimentari dei borghi montani. Infatti, soprattutto il trekking – che attira turisti esperti e meno esperti, sia italiani che stranieri – permette a molte piccole realtà di sopravvivere.

"Negli ultimi anni - continua Fabrizio Nucchi, presidente della sezione - abbiamo avuto il supporto del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, dell’Unione dei Comuni Montana della Lunigiana con i loro operai forestali che intervengono nelle opere più complesse, e instaurato una bella collaborazione reciproca con le altre sezioni lunigianesi, cioè quella di Pontremoli e le sottosezioni di Bagnone e Filattiera, e alcune associazioni locali interessate a occuparsi di nuovi itinerari e che trovano nel Cai un fondamentale interlocutore tecnico".

Ma il Cai non è solo questo – che sarebbe già molto visto l’importante contributo che dà al territorio – ma è anche e soprattutto incentivo di ritrovo per gli appassionati della montagna ai quali è dedicato un fitto calendario di gite alla scoperta dei luoghi fantastici della Lunigiana. Oltre ai soci possono partecipare anche gli esterni, previo piccolo contributo.

Sicurezza in montagna, tutela ambientale, testimonianze di esperienze alpinistiche sono invece attività serali che vengono proposte soprattutto d’inverno. Infine, come sappiamo, la montagna è anche terapeutica. Arrivare alla meta e godere dei panorami visibili dalle nostre vette, oltre al fare attività fisica, è sempre una bella esperienza, rigenerante oltre che soddisfacente. E così nasce l’iniziativa “Montagna terapia“: "Da inizio 2024 la sezione fivizzanese - conclude Nucchi - in collaborazione con la casa Cardinal Maffi, segue questo progetto con lo scopo di accompagnare portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità lungo facili itinerari. Un’esperienza molto bella e istruttiva, che arricchisce sia gli ospiti della struttura che i nostri accompagnatori".

Anastasia Biancardi