Il sangue macchia le Apuane. Escursionista muore dopo una caduta. A vuoto le chiamate della compagna

Il corpo senza vita di Walter Lambertucci è stato recuperato a 150 metri sotto la vetta del monte Pesaro. Originario di Vezzano, è stato l’autista dell’ex sindaco di Spezia Federici e dell’attuale Peracchini .

Il sangue macchia le  Apuane. Escursionista muore dopo una caduta. A vuoto le chiamate della compagna

Il sangue macchia le Apuane. Escursionista muore dopo una caduta. A vuoto le chiamate della compagna

di Patrik Pucciarelli

Il suo corpo era in fondo a un canalone. Dopo oltre 30 ore di ricerca in ambiente difficile, la salma di Walter Lambertucci è stata recuperata a 150 metri sotto la vetta del monte Pesaro. Hanno scandagliato ogni tratto del sentiero 182 del Cai ma, l’uomo di 65 anni, è caduto in uno strapiombo per cause ancora al vaglio degli inquirenti, probabilmente un incidente. Walter Lambertucci, spezzino di 65 anni, era partito venerdì mattina da casa, aveva il giorno libero, lui che di professione è l’autista personale del sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini. Dopo aver preparato lo zaino e indossato le scarpe da trekking si è diretto verso il paese di Torano, dove ha parcheggiato l’auto, poi ritrovata dalle forze dell’ordine, per incamminarsi lungo il sentiero che lo avrebbe portato sulla cresta del Pesaro a quasi 800 metri sul livello del mare.

La compagna, che si trova a casa, lo chiama ma il telefono squilla a vuoto, prova diverse volte, ma niente. Sono le 12 di venerdì, alla centrale del 112 arriva la chiamata della donna di Carrara, così si mobilitano le squadre di ricerca. Dalla base del Cinquale si alza in volo il Pegaso, via terra le squadre del Sast (soccorso alpino) e dei vigili del fuoco iniziano a setacciare il possibile tragitto partendo da Torano passando per il ponte sul canale Porcinacchia, poi il piazzale dell’Uccelliera fino al rifugio di Campocecina. Nonostante le condizioni meteo proibitive, a causa del forte vento, le ricerche continuano anche durante la notte con l’elicottero dell’Aeronautica Militare HH-139B che grazie alla tecnologia Artemis prova a geolocalizzare le coordinate di provenienza del segnale telefonico, ma del 65enne ancora nessuna traccia.

Così nella mattinata di ieri si sono alzati in volo anche l’elicottero dei vigili del fuoco del reparto volo di Cecina e quello della Guardia di Finanza. Il sentiero 182 che per un tratto ha percorso Lambertucci viene classificato come livello EE cioè per escursionisti esperti per un dislivello che raggiunge i 1300 metri sul livello del mare. Per l’uomo questi percorsi erano all’ordine del giorno lui che da sempre frequentava l’ambiente montano, socio Cai di Spezia e appassionato di trekking. Ma le ricerche sono rese difficili anche dalle condizioni meteo, con raffiche di vento a 50 chilometri orari che intorno alle 12 di ieri hanno costretto gli elicotteri ad atterrare e rimanere a terra per diverse ore. In sostituzione intervengono le squadre Sapr (sistemi aeromobili con pilotaggio remoto) ossia i droni dei vigili del fuoco che continuano con le operazioni aeree.

Da terra invece 20 tecnici sempre del corpo dei vigili del fuoco compresi i cinofili più quelli del soccorso alpino proseguono le ricerche. Sarà poi, intorno alle 16, l’aeromobile della Guardia di Finanza a intercettare con precisione il segnale emesso dal cellulare, a quel punto le squadre di soccorso vengono trasportate dall’elicottero della Marina Militare di Luni, dal parcheggio di San Martino fino al punto indicato dal segnale, dove verrà rinvenuta la salma di Lambertucci. L’uomo, padre di una ragazza di 30 anni, era originario di Vezzano in provincia di La Spezia, dove è stato consigliere comunale e assessore nelle liste del Partito Comunista negli anni ’90. Poi aveva cambiato vita e da 20 anni è stato, prima l’autista del precedente sindaco di La Spezia, Massimo Federici in carica per due mandati, poi l’autista dell’attuale primo cittadino Peracchini con il quale, poco tempo fa, si è recato ad Assisi per incontrare il Papa.