
Anche Gaudine commemora oggi il 77° anniversario della sua strage nazifascista: 13 civili uccisi, il paese e alcune frazioni limitrofe quasi completamente bruciati e distrutti. Una strage dimenticata per anni, per molti sconosciuta. Forse perché considerata minore in confronto agli eccidi ben più grandi di quella tragica estate di sangue e di terrore del ’44. Dal 2010 l’ associazione Eventi sul Frigido, Aics Musica & spettacolo e l’Anpi, su iniziativa di un sopravvissuto, Pietro Bertonelli, che non accettava l’oblio dei “suoi morti”, organizzano per la serata di oggi un incontro basato sulle testimonianze raccolte da Angela Maria Fruzzetti e declamate da Alessandra Berti. I primi anni l’incontro si svolgeva in casa di Pietro, in una sorta di “memoria a domicilio”. Nel 2015, è stato realizzato un cippo a memoria dei caduti e le commemorazioni si svolgono nello spazio antistante.
Ormai, per ragioni di età, sono poche le persone che hanno memoria di quella giornata, quando l’abitato fu messo a ferro e fuoco dalle truppe tedesche e fasciste della Decima Mas. Nella rappresaglia sulla popolazione, ritenuta fiancheggiatrice dei partigiani, vennero barbaramente trucidati tredici civili. Il paese ed alcune frazioni circostanti furono quasi completamente bruciati e distrutti. L’operazione probabilmente aveva anche lo scopo di bloccare eventuali fuggitivi dalla contemporanea azione che si stava svolgendo a Vinca nel fivizzanese agli ordini del maggiore Walter Reder.
Dunque, appuntamento stasera alle 21 al cippo, con esposizione della Coperta della pace, accensione di 13 fiaccole e lettura dei nomi delle vittime, lettura delle testimonianze a cura dell’attrice Alessandra Berti tratte da libri di Fruzzetti che, successivamente interverrà, seguita da Giorgia Garau, delegata per la montagna del Comune di Massa, Giancarlo Rivieri (Fivl), Elena Emma Cordoni (Anpi) con orazione finale dell’onorevole Martina Nardi. Saranno presenti alcuni sopravvissuti alla strage.