
Daniela Vita aveva 57 anni
Massa, 23 novembre 2017 - SI È SPENTA in pochi giorni, martedì pomeriggio tra le mura di casa, lasciando nel dolore la famiglia. La professoressa Daniela Vita, 57 anni, docente di scienze naturali e chimica al liceo Pascoli di Massa, dove ricopriva anche il ruolo di responsabile di sede, non c’è più. Da tempo combatteva contro una malattia che alla fine non le ha dato scampo e i colleghi la ricordano come una guerriera della luce, sempre col sorriso, la prima ad arrivare a scuola e l’ultima ad andare via. L’ultimo saluto stamani, alle 10, alla chiesa dei Quercioli a Massa. Il silenzio nell’istituto Pascoli ieri mattina non lasciava spazio ad altro. «Ha sempre messo davanti la responsabilità e la scuola – raccontano i colleghi –, la sua energia e determinazione l’hanno spinta a mantenere in vita il suo impegno verso l’istituto. Ha sempre svolto il lavoro con delicatezza e professionalità, verso i ragazzi e verso noi colleghi, con un’attenzione particolare verso gli studenti più sensibili che oggi esprimono il loro dolore. Per loro non era solo la prof, ma un amica, un punto di riferimento sempre attenta a tutti». Ieri mattina nell’aula magna della scuola di Daniela il preside Massimo Ceccanti ha invitato a «portare avanti il suo lavoro, far funzionare la scuola a livello organizzativo come lei ha sempre saputo fare egregiamente, raccogliere la sua volontà e fare nostro questo bagaglio».
«La sua eredità – concludono i docenti – sono l’energia e la devozione». Il preside e gli insegnanti hanno fatto in modo che i ragazzi possano partecipare al funerale. «L’ho sentita lunedì pomeriggio – spiega Lorenzo, rappresentante degli studenti del Pascoli – per questioni banali, mi aveva detto che mercoledì mattina non sarebbe venuta all’assemblea ma che giovedì ne avremmo parlato». «Sa che ci siamo noi a portare avanti i suoi progetti e le sue idee» ha detto Camilla, anche lei rappresentante degli studenti. «Contava su di noi – dicono i due giovani –. Le parole servono a poco, l’energia e l’amore che ci trasmetteva era forte. Ci difendeva sempre, come una madre, ci voleva bene. Ogni giorno entrava a scuola con il sorriso e nulla faceva pensare che stesse male. Adesso dobbiamo restare uniti e andare avanti, mettere da parte questioni futili e fare onore alla sua memoria».
«Era una grande persona – afferma Luigi Bianchi, ex preside dell’istituto Rossi Pascoli –. Era impossibile non volerle bene e non apprezzare le sue doti di umanità coniugate a una grande intelligenza. Ho visto tante lacrime oggi, in tante persone che l’hanno conosciuta. Le difficoltà incontrate non sono riuscite a piegare la sua anima. Se il Paradiso c’è le sue porte si aprono per Daniela».