
Il lockdown mette a dura prova anche la sorte. I carraresi sembrano non credere più nella dea bendata e in questi mesi di difficoltà anche la fortuna sembra passarsela non proprio bene.
Così alla riduzuione dei consumi e al calo delle vendite di molte attività e di molti generi di consumo, la mannaia sembra aver colpito anche i famosi gratta e vinci e i vari giochi in cui ci si mette a confronto con la sorte. Un’attività che sembrerebbe confermare questo calo è il settore delle tabaccherie, in particolare nella vendita dei prodotti da gioco, come gratta e vinci, schedine o il lotto. Rachele Bombarda, titolare del Bar-Tabaccheria Jolly di Carrara conferma l’andamento non positivo: "Con il Covid è stato un 2020 disastroso, il peggiore da quando siamo aperti. Resiste la domanda di sigarette o il pagamento delle bollette. I prodotti come gratta e vinci o 10e lotto hanno subito invece un notevole rallentamento nelle vendite, circa il 30 per cento, colpa anche delle app per smartphone con cui si gioca da casa". Aggiunge inoltre che "qualcosa riusciamo a fare con il 10e lotto, soprattutto grazie alla presenza del bar che attira qualche cliente in più, ma è comunque poco rispetto a ciò che era prima della pandemia". La titolare conclude affermando "vogliamo mantenere la licenza nonostante i tempi duri causati dalla pandemia e la tassazione che non ha risparmiato nessuno". Egle Mantovani, titolare de Il Tabaccaio di Marina di Carrara ha dichiarato: "Dopo il lockdown c’è stata una leggera ripresa nella vendita di gratta e vinci, ma siamo comunque lontani dai dati precedenti al Covid. Le vendite dei prodotto da gioco sono diminuite in maniera importante, mentre al contrario le sigarette non hanno subito nessun calo degno di nota". Stando alla titolare "il distanziamento sociale che permette di avere una persona per volta in negozio non aiuta nella vendita dei gratta e vinci, perché spesso le persone devono grattare fuori dal negozio e per un fatto di pudore preferiscono non farsi vedere, allora rinunciano anzi all’acquisto". La titolare di Tabacchi Martinelli di Carrara ha confermato "un calo notevole nella vendita di prodotti da gioco, quantificabile anche fino al 60% rispetto al periodo pre-pandemia. Durante il lockdown la situazione era decisamente difficile, dopo c’è stata una leggera ripresa, però siamo distanti dai dati degli anni precedenti". Se le persone tendono a non spendere per giochi e schedine, diverso il discorso delle sigarette che hanno invece una domanda sempre molto elevata e che probabilmente stanno aiutando le tabaccherie a contenere le perdite.
Nella foto d’archivio: una tabaccheria con i “gratta e vinci“
Daniele Rosi