
Il gioco contro la ludopatia. Lezioni sulle buone regole
Insegnare le buone regole del gioco anche senza azzardo. Questo l’insegnamento che gli operatori del Servizio delle dipendenze dell’ Asl, diretto da Maurizio Varese, vogliono lasciare in dote agli studenti che hanno preso parte al progetto educativo portato avanti in questi ultimi mesi. L’obiettivo è far capire, con l’utilizzo dei giochi di ruolo, quali possano essere i rischi che la persona corre quando l’abuso si trasforma in patologia e in dipendenza. Giochi d’azzardo sempre più diffusi tra le giovani generazioni producono danni significativi e per questo è necessario predisporre campagne di prevenzione a attenzione costante di famiglie e istituzioni, non sottovalutando le possibili conseguenze di queste situazioni. A Carrara sono state coinvolte sei classi, prime e seconde, per un totale di 120 ragazzi. "Un’esperienza positiva – ha commentato la professoressa Anna Guadagnucci, referente per l’offerta formativa – che ha visto tanti ragazzi coinvolti, concentrati e attenti, anche quegli studenti che normalmente faticano durante le lezioni. I ragazzi hanno lavorato e i loro educatori hanno evidenziato un rispetto delle regole condiviso da tutti". Commenti positivi dell’esperienza nella prima classe anche per i ‘ludoeducatori’ Massimo Regoli, Roberta Moretti, Ilaria Aloise e Stefano Anselmi, che hanno trovato gruppi uniti e motivati. Nella seconda classe gli studenti sono stati seguiti invece da Marco Cipriani, Iacopo Benigni, Matteo Nannucci e Diego Cavazzi. "I ragazzi si appassionano – ha detto la docente Claudia Passavanti – e non sono più abituati a giocare in questo modo. Sicuramente un metodologia giusta per contrastare il gioco d’azzardo. Il gioco si basa su abilità e sul costruire, non sul grattare". Secondo i dati forniti da Asl, nelle scuole primarie a oggi sono state coinvolte 174 scuole per un totale di 516 classi, consegnando 12742 giochi che andranno ad accrescere il patrimonio della ludoteca di classe.