
Bruno Pisano
"Il futuro del porto deve essere deciso qui". La sindaca Serena Arrighi commenta l’emendamento presentato al Decreto Infrastrutture dal parlamentare della Lega Andrea Barabotti con il quale si propone il passaggio dello scalo apuano dalla Spezia a Livorno. "Il porto è un’infrastruttura vitale per tutta la provincia – dice Arrighi -. Dalla sua crescita passa lo sviluppo non solo di Carrara, ma di tutto il territorio. Consapevoli di questo ribadiamo come la priorità sia una: quella di arrivare in tempi brevi all’approvazione del nuovo piano regolatore portuale, documento fondamentale per consentire quel percorso virtuoso avviato da tempo che oggi si scontra con i limiti di uno strumento urbanistico vecchio di 44 anni. Per questo se Barabotti vuole fare qualcosa di concreto solleciti il ministero a sbloccare l’iter per l’approvazione del piano regolatore lasciando poi che sia il territorio a decidere la strada dell’Autorità di sistema portuale. Se il porto debba restare alla Spezia o unirsi a Livorno credo sia un argomento troppo importante per poterlo risolvere con un emendamento. Una decisione di questa portata deve essere frutto di un percorso di condivisione che coinvolga il territorio a partire ovviamente dalle istituzioni".
Intanto l’onorevole di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese ribadisce l’importanza dello scalo per il partito della Meloni: "A margine dei lavori della commissione Trasporti, durante i quali si è tenuta l’audizione di Bruno Pisano, sulla proposta di nomina a presidente dell’Autorità portuale, ho avuto occasione di confrontarmi proprio con il commissario sulle esigenze e i vari aspetti legati al porto di Carrara; dalla logistica alla Zls, al ruolo strategico nella protezione dei mercati internazionali. Si tratta di un’infrastruttura focale per il territorio, e il suo futuro rappresenta, per noi, un tema centrale. Un momento di utile scambio, all’inizio della nuova governance".