CRISTINA LORENZI
Cronaca

Il futuro da una cava dismessa Giovani architetti internazionali in team con Franchi e Yacademy

Progettisti del master post laurea di Bologna con la partnership dello studio Snohetta dovranno ripensare un sito dimenticato a Fantiscritti attraverso un progetto di sostenibilità .

Il futuro da una cava dismessa Giovani architetti internazionali in team con Franchi e Yacademy

di Cristina Lorenzi

Il recupero di una cava dismessa, un team di giovani laureati che soggiornano in alberghi e ristoranti della città, la promozione del mondo del marmo a 360 gradi. La città tutta, il suo centro storico e le sue meraviglie saranno protagonisti del nuovo progetto di Franchiumberto che a settembre ospiterà i giovani del corso di alta formazione post laurea di architettura del paesaggio organizzato da Yacademy di Bologna. I 15 ragazzi, tutti stranieri, saranno accompagnati da un tutor d’eccezione, Patrick Luth, dello studio di design Snohetta. Un binomio che, grazie all’impegno di Franchiumberto promuoverà la formazione e la trasmissione del nostro sapere.

"I ragazzi – spiega Bernarda Franchi, vice presidente della Fum – saranno portati in una cava dismessa di Fantiscritti, ai piedi dei Ponti di Vara: un sito unico al mondo che dovranno ripensare secondo un progetto di recupero sostenibile. Vogliamo proiettare l’immagine futura del territorio, a partire dalle cave, per unire peculiarità artificiali e naturali del paesaggio e dimostrare come questi due elementi riescano a coesistere".

Un master post laurea che da Bologna passerà da Carrara

"Crediamo molto in questa partnership con la Yacademy che vede la città, le sue cave e le sue competenze al centro di un progetto che tiene conto del marmo a 360 gradi. I ragazzi in 5 giorni di permanenza in città, oltre a conoscere il nostro centro, potranno venire a contatto con l’estrazione, la lavorazione del marmo, accompagnati da professionisti del settore, dai progettisti agli architetti, agli ingegneri minerari. La nostra azienda sarà sede di corsi ad hoc e incontri sulla materia".

Un progetto fine a se stesso o avrà evoluzione?

"Alla fine ci sarà un premio per il progetto che, realizzato, aggiungerà valore. Questa iniziativa in cui siamo stati coinvolti da Alessandro Cecchini, anima della Yacademy, va nel solco della Fum Academy che ha visto la sede di Nazzano ospitare ragazzi di ogni genere. Noi accogliamo chiunque voglia saperne di più sul marmo e trarre competenze per crearsi un futuro".

Cosa trasmettete ai giovani

"La nostra mission è far capire che il marmo è una pietra naturale autentica, sostenibile e che i processi innovativi e un adeguato processo di lavorazione e di riciclo consentono di utilizzare il materiale derivante dagli scarti di cava, che una volta recuperato ha un proprio ciclo vitale. Puntiamo a rivitalizzare siti dimenticati, come ha fatto Milano, che ha allestito il Fuorisalone nelle periferie e in negozi abbandonati, antiche macellerie".