ALESSANDRA POGGI
Cronaca

Il destino della Cogemar. Parla il legale Antognetti

L’udienza per stabilire lo stato passivo dell’azienda è prevista per il 18 giugno. Il legale spiega una vicenda molto articolata che portò a una battaglia in tribunale.

Il 18 settembre in tribunale si deciderà il destino della Cogemar

Il 18 settembre in tribunale si deciderà il destino della Cogemar

In vista dell’udienza per stabilire lo stato passivo della Cogemar fissato per il 18 settembre, l’avvocato Alberto Antognetti legale dell’azienda, fa il punto della situazione. Con un fatturato che superava i 50 milioni di euro all’anno l’azienda aveva visto un declino, e in seconda battuta il crollo finanziario dovuto ad una situazione debitoria sempre più pesante. "La vicenda molto articolata ha consentito ai giudizi del tribunale di Massa di accertare sulla base del nuovo codice delle imprese tutti i presupposti di legge per aprire la procedura fallimentare - spiega il legale -, pur in pendenza di un concordato preventivo. La piccola ditta Mar che al momento del concordato vantava il consistente credito di euro 343.425,45, tra i più alti del concordato preventivo, ha avviato una vera e propria battaglia giudiziaria per ottenere la liquidazione giudiziale della società Cogemar".

Il tribunale di Massa infatti ha accolto totalmente il ricorso presentato dal titolare attraverso l’avvocato Alberto Antognetti del foro della Spezia, chiudendo così la procedura di concordato preventivo già in fase avanzata, per aprire con la sentenza pubblicata il 13 maggio 2025 la procedura di liquidazione giudiziale (ex fallimento) a carico della Cogemar in liquidazione volontaria, in concordato preventivo, nominando giudice delegato alla procedura il dottor Alessandro Pellegri e curatore l’avvocato Roberta Catapiani.

"Per i giudici il deficit patrimoniale resta di 6milioni e 589mila euro - va vanti il legale -, a cui dovrebbero aggiungersi il potenziale credito di 378mila euro maturato in corso di procedura, anche su ammissione della stessa resistente". Insomma, un deficit incolmabile considerando la residua partecipazione nella società brasiliana Cogemar Brasil, il cui valore era stimato dagli stessi commissari giudiziali nella relazione in 450mila euro, oppure dal realizzo delle controversie legali in corso, come indicato puntualmente nella relazione del liquidatore giudiziale e per le quali, anche ipotizzando un complessivo buon esito, sarebbe ipotizzabile un ricavo ulteriore non superiore a un milione o massimo un milione e mezzo di euro. "In conclusione i giudici del tribunale non hanno potuto che affermare lo stato di insolvenza della Cogemar nel corso del concordato preventivo - conclude l’avvocato Antognetti -, così da aprire la procedura fallimentare con gestione affidata al curatore fallimentare con tutti i poteri di accertamento e verifiche".