
Speciale sfida tra menti andata in scena al circolo Fuori Luogo. Match avvincente, in palio onore e rivalità da difendere. Presto il bis
Un derby... silenzioso. Un’atmosfera, quella al Circolo Fuori Luogo, intervallata solo dal ticchettio implacabile dei cronometri e dalle strette di mano finali: è stata la città di Massa ad aggiudicarsi la sfida a scacchi contro Carrara con un combattuto 4,5 a 3,5, al termine di una sfida intensa ed equilibrata fino all’ultimo. Nonostante l’atmosfera conviviale, la tensione era palpabile fin dalle prime mosse. L’onore in palio – e qualche rivincita da rimandare alla prossima edizione – ha spinto i giocatori a dare il massimo, in un match che ha dimostrato quanto possa essere avvincente una sfida tra le menti.
Protagonisti del match per Massa il capitano Adriano Giannetti, che ha guidato con calma e solidità, Marco Tazzini con il suo mix di estro e concretezza che ha saputo sfruttare un errore tattico dell’avversario e ha portato a casa un punto decisivo. Ottima la prestazione del giovane Lorenzo Rappelli, che ha pareggiato il proprio incontro mostrando maturità in crescita. Andrea Abbate, silenzioso come sempre, ha dato il colpo finale con una vittoria in stile maratoneta. Carrara, da parte sua, ha lottato fino all’ultima mossa. Lorenzo Tamburini ha confermato la sua fama di tenace combattente, il capitano Alberto Giorgi, “l’Imbattido”, ha però dovuto arrendersi a Tazzini nel primo turno, trovando solo in parte riscatto nel secondo. Emanuele Andreani, brillante e imprevedibile, ha alternato momenti di genio a scelte troppo rischiose, chiudendo con un punto. Menzione speciale per il giovane Cipriani, il più piccolo in sala, che ha mostrato coraggio e determinazione contro avversari esperti. Un risultato che promette futuro. Il 4,5 a 3,5 premia Massa, ma più ancora celebra lo spirito del derby: passione, rivalità e rispetto reciproco.
Il pubblico ha potuto godere di uno spettacolo di qualità e sportività, dove ogni scacchiera è diventata il campo di battaglia di una sfida senza tempo. La promessa è già nell’aria: il derby tornerà. Magari a ruoli invertiti, magari con nuovi protagonisti. Ma sempre con la stessa domanda sospesa tra le 64 caselle: chi comanderà il centro… e chi si prenderà la gloria?. Ai posteri l’ardua sentenza.