Un nuovo capolavoro si aggiunge alla mostra “Magnificat“ che già espone nella sala dei Sindaci del Comune di Pontremoli tre prestigiose tele concesse in prestito dal Banco BPM. Si tratta della ’Madonna col Bambino e San Giovannino’ (datata 1480 circa) di Jacopo del Sellaio, una tempera su tavola di grande bellezza che rientra nel tema mariano della mostra. L’opera è arrivata il 6 agosto scorso al termine di un’operazione che era nell’aria da tempo e che si è conclusa recentemente con la concessione in prestito autorizzata dal neo direttore delle Gallerie, Simone Verde, che ha quindi voluto continuare nel percorso già delineato nel 2023. Le opere già presenti nella rassegna sono invece la ’Madonna col bambino’ di Domenico Morone (XVI sec.), la ’Madonna col Bambino, San Giuseppe e San Giovannino’ di Bernardo Castello (fine XVI sec.) e ’Madonna col Bambino, San Giuseppe e San Giovannino’ di Jacopo Negretti (inizio XVII sec.). Le tele erano state selezionate seguendo un criterio che accomuna i caratteri delle immagini esposte ad altre immagini mariane che sono presenti a Pontremoli, come ha segnalato lo storico Paolo Lapi. Tra queste la “Madonna col Bambino“ (XV sec.) di Agostino di Duccio, conservata nella chiesa di san Francesco, ’La Madonna con Bambino’ e ’Adorazione dei Magi’ di Luca Cambiaso alla S.S. Annunziata e la “Madonna adorante il Bambino“ affresco del XV secolo staccato dal muro del palazzo comunale e riattaccato ad una tela dai fratelli Angelo e Tiziano Triani. Un legame mariano che trova una sintesi nella devozione alla Madonna del Popolo a cui la comunità fece un voto nel 1622 al fine di sconfiggere con un atto di fede la pestilenza che stava falcidiando la popolazione, di cui due anni fa si è celebrato solennemente il quarto centenario.
"Un grande ritorno a Pontremoli – ha commentato entusiasta il sindaco Jacopo Ferri –. Siamo davvero soddisfatti di questo ennesimo grande risultato che vede Pontremoli protagonista insieme alle Gallerie degli Uffizi in un progetto di valorizzazione e di crescita per il nostro territorio. Voglio ringraziare il direttore Simone Verde e tutto lo staff che dà corpo e anima a questo tipo di progetti. Un ringraziamento particolare poi al professor Paolo Lapi, curatore della mostra, che con meticolosità e professionalità ha seguito l’intero iter sin dalle fasi iniziali".
N.B.