I sapori della civiltà araba nei piatti delle ’Mille e una notte’

Il ristorante 'Mille e una notte' a Carrara propone una cucina mediorientale che unisce sapori dalla Mesopotamia al Sahara. I giovani chef Rastgo e Anass portano avanti tradizioni culinarie familiari, offrendo piatti ispirati ai racconti orientali e alle ricette delle loro terre d'origine.

I sapori della civiltà araba nei piatti delle ’Mille e una notte’

I sapori della civiltà araba nei piatti delle ’Mille e una notte’

I sapori dalla Mesopotamia al Sahara protagonisti della cucina di ‘Mille e una notte’, il ristorante mediorientale della Fabbrica. Lo hanno aperto Rastgo Bseini e Anass Nassib, due giovani chef carraresi. La famiglia di Rastgo è originaria del Kurdistan, mentre quella di Anass del Marocco, ma i ragazzi sono cresciuti insieme a Carrara condividendo la passione per la cucina e per i viaggi. Rastgo ha lavorato nelle cucine di alberghi, ristoranti e yacht all’estero, mentre Anass in un panificio e in vari ristoranti. Adesso la sfida di aprire un locale capace di esprimere i sapori delle loro terre dal chiamandolo ‘Mille e una notte’, i racconti orientali che danno il nome a molti piatti come Sherazade, Dunyazade, Jaffar e Sindbad. E per rispettare la tradizione in cucina ci sono anche le madri di Rastgo e Anass, custodi delle ricette dei loro paesi. "Con ‘Mille e una notte’ volevamo creare un’atmosfera magica, da favola – spiega Rastgo –. Il ristorante offre una cucina alternativa, che mette in connessione l’Africa con il Medioriente. La Mesopotamia è una delle prime civiltà del mondo, e le persone in questa regione credevano di essere state tra le prime a servire cibi e bevande al di fuori della propria casa, dando così avvio agli scambi ristorativi". Molti i piatti a base di carne proposti dagli chef con incursioni nel mondo vegano, vegetariano e del senza glutine. "Uno dei piatti che va di più è l’antipasto degustazione – prosegue Rastgo –. Una portata a base di diverse salse come il babaganoush con polpa di melanzane e spezie, l’hummus di ceci con zaalouk e la muhammara, a base di peperone arrostito, sciroppo di melograno e noci tostate. Poi c’è il dolma, piatto kurdo in una pentola dove foglie di vite e verdure avvolgono riso, aromi ed erbe. Va molto il tajine, un piatto marocchino nel tipico recipiente berbero con il coperchio a forma di cono".

Alessandra Poggi