CRISTINA LORENZI
Cronaca

"Ho avuto paura, mi sono difeso". La coltellata mossa dalla gelosia

58enne agli arresti domiciliari in attesa di convalida. Ha ferito gravemente in un bar di via Buonarroti un 46enne che adesso è in terapia intensiva a Cisanello

I rilievi della Scientifica

I rilievi della Scientifica

Carrara, 23 settembre 2023 – “Le mani addosso a me no”. E’ stata l’ultima frase prima della coltellata. Lesioni personali aggravate da uso di arma da taglio. Per ora dovrà rispondere di questo l’aggressore che ha accoltellato fra torace e addome un 46enne di Torano dopo un diverbio per gelosia. Giovedì sera intorno alle 19 il 46enne è stato accoltellato da un conoscente, un 58enne di Codena che lo ha ridotto in fin di vita. Portato prima al Noa poi all’ospedale di Cisanello con Pegaso, la vittima ha subito un intervento chirurgico di oltre 6 ore. Un tentativo dei sanitari della clinica pisana che stanno facendo di tutto per strapparlo alla morte, ma al momento è ancora in terapia intensiva e la prognosi è ancora riservata. "Mi ha preso, mi ha preso" sono state le ultime parole prima di perdere conoscenza.

Saranno la natura delle ferite e i referti medici più dettagliati a chiarire la reale entità delle lesioni e il coinvolgimento degli organi vitali. In tal caso il capo di imputazione potrebbe cambiare in tentato omicidio. L’aggressore ha così trascorso la notte nella caserma dei carabinieri che lo hanno interrogato per capire la dinamica dell’episodio e il movente. "Mi sono difeso: avevo paura, lui è alto uno e novanta": così si sarebbe giustificato.

In sostanza l’uomo avrebbe provocato con ammiccamenti e occhiate indiscrete la gelosia dell’aggredito che era nel circolo Endas di via Buonarroti con la fidanzata. Confidenze e ammiccamenti che avrebbero suscitato la gelosia che dopo una discussione ha portato il compagno di bevute fuori del locale per proseguire la lite. Lì il diverbio ha assunto toni ancora più escandescenti tanto che l’aggressore ha sferrato un coltello a serramanico e ha accoltellato all’addome il toranese. Da qui una pozza di sangue: l’aggressore si è subito allontanato andando nella sua vettura posteggiata a 50 metri di distanza dal circolo e deponendo lì l’arma. Poi si è dileguato mentre i titolari e gli avventori del bar pensavano ai soccorsi. Sono stati i carabinieri ad acciuffarlo nelle vicinanze mentre vagava in via Pietro Tacca in stato confusionale. Era ricoperto di sangue e aveva una ferita a un braccio.

Da un sopralluogo nell’auto è saltato fuori un coltello a serramanico compatibile con le ferite della vittima, oltre a macchie di sangue di inequivocabile provenienza. Dopo aver trascorso la notte in caserma ieri è stato portato ai domiciliari in attesa che il magistrato convalidi l’arresto e stabilisca la detenzione in casa o in carcere.

Una storia di ordinario degrado mossa da motivi di gelosia per una compagna su cui l’occhio dell’aggressore si sarebbe posato troppo. Impegnativo per le forze dell’ordine giunte in via Buonarroti anche calmare la compagna che, in stato di evidente agitazione e sotto choc per il lago di sangue in cui il fidanzato giaceva, ha aggredito l’ambulanza dei soccorsi spaccando il vetro dell’automedica.