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Francigena patrimonio dell’Umanità Progetti per sicurezza e accoglienza

Pontremoli, prosegue l’iter della candidatura. Incontro in Comune con associazioni e dirigente regionale

Francigena patrimonio dell’Umanità Progetti per sicurezza e accoglienza

La via Francigena è in corsa per il riconoscimento dell’Unesco a patrimonio culturale dell’umanità. E’ un obiettivo a cui regioni e ministeri italiani stanno lavorando per ottenere entro il 2025 l’ammissione. Passo in avanti è stato compiuto l’anno scorso con il rinnovo del protocollo d’intesa firmato a Firenze fra le sette regioni italiane dell’itinerario di Sigerico, il Ministero della Cultura e il Ministero degli Esteri. "E’ un passaggio chiave - dice il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, che ha ospitato in Municipio un incontro tra i rappresentanti dei Comuni della provincia e il coordinatore dell’associazione toscana delle Vie Francigene Mario Lupi assieme a Federico Eligi, dirigente della Regione che si occupa del Cammini - Il protocollo è un nuovo step verso il riconoscimento della Via Francigena Patrimonio dell’Umanità". L’accordo è già entrato in fase operativa. La Regione presiede il Comitato di coordinamento in cui sono rappresentati tutti i firmatari. L’Associazione Europea delle Vie Francigene fornirà il supporto tecnico e scientifico. Oltre alla candidatura, continueranno le azioni di miglioramento dell’infrastruttura, dalla sicurezza all’accoglienza, alla segnaletica, all’accessibilità. Nel corso dell’incontro si è parlato molto di accoglienza. "Abbiamo fatto il punto perché stanno per uscire i bandi del Ministero del turismo per investimenti sulla manutenzione straordinaria della Via Francigena - precisa - Abbiamo esaminato le problematiche del tratto provinciale decidendo di riunirci sempre più spesso nell’ambito dell’attività del sodalizio coordinato da Lupi per esaminare la possibilità di attingere ai finanziamenti. Abbiamo aperto anche un focus sull’Ospitale di Filetto non ancora aperto. E’ importante anche la legge regionale sui Cammini e vogliamo che preveda la possibilità di attivare la manutenzione ordinaria dei tracciati con le risorse previste, perché i soldi che servono attualmente per questa finalità non sono sufficienti". Il crescente numero di camminatori provenienti da tutto il mondo sottolinea la nuova tendenza verso un modo di praticare il turismo culturale e sostenibile che sviluppa il dialogo interculturale e interreligioso tra la comunità a piedi e le comunità che li ricevono. L’associazione toscana delle Vie Francigene controllerà le condizioni del percorso. Insomma, un viaggio che mira ad aggregare e unire i territori europei, facendo conoscere la bellezza della Via Francigena in tutto il mondo. Già per la prossima primavera sono previste delle azioni specifiche sul territorio per enfatizzare il ruolo della via storica.

Natalino Benacci