
Una grossa frana di terra e detriti si è staccata dal monte Carbonara ed è scivolata fino ad invadere la strada e travolgere le tubature dell’acquedotto comunale. La grande quantità di acqua caduta in questi giorni di allerte consecutive si è intrisa nel terreno e lo ha appesantito fino a causarne il distacco. Ingente il danno alla strada che collega le frazioni di Montelama e Montefavà nel comune di Zeri ed un tratto di acquedotto è compromesso.
Tanta la frustrazione del primo cittadino, Cristian Petacchi: "Appena un mese fa, abbiamo finito di mettere a posto la strada che era stata costruita in previsione della chiusura della SP 36 per l’edificazione del ponte, in modo da far restare collegati gli abitanti della vallata di Rossano con quelli della vallata di Zeri". Un intervento da oltre 150 mila euro cofinanziati da Regione Toscana per sistemare il percorso di 4 chilometri di strada bianca, non asfaltata, promessa per il turismo outdoor locale ed anche risorsa da utilizzare in caso di emergenze. "Era talmente benfatta che ci si passava con ogni tipo di mezzo. La strada resterà sicuramente chiusa per parecchio tempo - spiega amareggiato il sindaco - perché servirà un altro bel finanziamento per sistemarla". Il danno però più urgente riguarda la rete idrica: il tubo principale dell’acquedotto che serve tutta la vallata di Rossano è stato travolto e portato via dalla frana. "Per fortuna abbiamo i serbatoi, ristrutturati di recente, che sono pienissimi. Ieri sono intervenuti gli operai. L’escavatore del comune ha già rintracciato la parte sana del tubo nella parte che precede la frana. Abbiamo quindi acquistato il materiale necessario per costruire di un bypass e riallacciare l’acquedotto". Il problema dell’approvvigionamento idrico, al momento pare dunque scongiurato: il sindaco conta di sistemare il danno nelle prossime ore ma intanto invita la cittadinanza a limitare l’uso di acqua. "Speriamo di poter risolvere in tempi brevi. I serbatoi dell’acqua potabile che servono Rossano sono attualmente pieni, quindi, per ora non ci saranno interruzioni ma si raccomanda di utilizzare acqua con parsimonia".
Restano altri danni: "Abbiamo altre trequattro strade interessate da frane o smottamenti che al momento non sono chiuse ma sono monitorate e che per essere riaperte totalmente dovranno essere oggetto di interventi importanti". Inoltre, nei giorni scorsi molte frazioni hanno accumulato anche 80 ore di buio a causa di guasti per il maltempo e per questo Petacchi ha lanciato l’appello ai colleghi sindaci della Lunigiana per chiedere con forza investimenti al governo sulle infrastrutture del territorio.
Michela Carlotti